Mercedes: l'intreccio Hamilton-Wolff conta più dei soldi
Il team principal della Mercedes non fa mistero di voler restare a Brackley, ma da quello che si capisce potrebbe ambire ad un ruolo diverso che sta trattando con Kallenius. E il rinnovo di Lewis non dipende dai soldi.
Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images
Se il presente è una certezza, il futuro è ancora un punto interrogativo. Immaginare oggi una Mercedes senza Toto Wolff e Lewis Hamilton vuol dire vaneggiare in aree chiamate fantamercato, però è altresì vero che nessuno dei due pilastri del progetto Formula 1 della Casa di Stoccarda ha firmato un contratto che li conferma nei rispettivi ruoli anche nel 2021.
Si può obiettare che quella di Spielberg è di fatto solo la prima gara dell’anno, ma non siamo nel tradizionale inizio di primavera che fa da sfondo all’avvio del Mondiale, quanto nel primo weekend di luglio.
Diciamo che non è proprio usuale che i due punti fermi di un top-team (il terzo, Andy Cowell, ha già fatto un passo indietro a giugno) nella seconda metà del 2020 non abbiano un contratto per la stagione successiva, ma al momento non trapela nulla.
Il diktat è… bocche sigillate, a parte quando Toto Wolff non può sottrarsi alle domande, come è accaduto ieri a Spielberg. Una chance da non sprecare, per chiedere al team principal a che punto sono le trattative per il rinnovo del suo contratto, di quello di Hamilton, e se è vero che ci sono contrasti sul compenso chiesto dall’esa-campione per proseguire il suo cammino con la Mercedes.
“Non abbiamo avuto una sola conversazione in cui abbiamo parlato di soldi – ha chiarito Wolff parlando di Hamilton - a volte è strano leggere queste notizie sulla stampa quando sai che non c’è nulla di vero".
"Lewis è molto consapevole delle realtà finanziaria dell'industria automobilistica e della Formula 1, e allo stesso modo, sono molto rispettoso dei suoi successi e del suo talento”.
Come tutti i compromessi, non sono proprio semplici da trovare, soprattutto in un periodo di budget-cap in cui anche i salari dei piloti sono nel mirino. Come già riportato da Motorsport.com, nel paddock c’è chi spinge per mettere un tetto di spesa ai team anche sul fronte degli stipendi dei due piloti, o addirittura di includere gli ingaggi nel budget cap. Ma Wolff non vede questa idea di buon occhio.
“Capisco che fissare un limite di spesa per le squadre, come abbiamo fatto di recente, possa portare a pensare anche ad un budget cap sul fronte piloti – ha confermato Toto – ma non credo che dovremmo rischiare di perdere le superstar che abbiamo".
"Per questo ho proposto una soluzione graduale a partire dal 2024, in modo che si possa adottare alle future generazioni di piloti. I migliori calciatori o i migliori giocatori di basket percepiscono i salari che meritano, perché sono superstar globali e diventano dei simboli del loro sport. Può starci una riduzione, ma tornando alla Formula 1 non credo che sia una soluzione corretta inserire lo stipendio di un pilota nel budget del team, perché finirebbe per essere origine di polemiche che non sono necessarie”
Secondo la spiegazione di Wolff, l’attesa per la firma del contratto di Hamilton non sarebbe dovuta a motivi economiche e di fatto non esclude che lo stallo possa essere dovuto proprio alla mancanza della seconda firma cruciale, ovvero quella dello stesso Toto. Ed ecco la risposta in merito.
“Personalmente ho sempre fatto le mie scelte cercando le sfide che mi affascinavano di più. Tornare in pista a Spielberg mi ha confermato che adoro questo ambiente, mi piace la competizione e sono felice di essere qui con la mia squadra per affrontare una nuova sfida, è un aspetto che sento sempre molto".
"In merito al mio futuro la situazione è un po' più complessa, perché non si tratta di negoziare solo un contratto da team principal, ma anche della partecipazione azionaria ad esso correlata (Wolff possiede il 30% della Mercedes F1). Il contratto in corso scadrà alla fine di questa stagione, e stiamo portando avanti delle buone trattative".
"C'è chiaramente l'intenzione di continuare insieme, da parte mia e di Mercedes, e non abbiamo fretta. Mi fido di Ola Kallenius al 100%, non potrei desiderare una migliore relazione con il CEO di Daimler. Quindi continueremo a portare avanti queste trattative e speriamo di ottenere un buon risultato nei prossimi mesi”.
Stupisce un po’ una scadenza temporale di mesi, considerando che in caso di piano ‘B’ il presidente di Daimler, Kallenius dovrebbe sostituire due figure di valore assoluto nel mondo della Formula 1 con il 2021 ormai alle porte e questo fa dedurre che in realtà il coltello dalla parte del manico sia nelle mani del tandem Hamilton-Wolff. E che nel caso di Toto, sul tavolo ci sia qualcosa di più del ruolo che ricopre oggi.
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