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F1 | Mercedes: il risultato positivo non cambia i piani

Toto Wolff si dichiara sorpreso della prima fila conquistata da Russell in qualifica nel GP d'Australia: “Non ce lo aspettavamo”. Il team principal della Stella ammette candidamente: “Abbiamo fatto un ottimo lavoro con la gestione delle gomme e i due piloti sono stati un valore aggiunto, ma dobbiamo mantenere una visione razionale, perché dobbiamo prendere le giuste decisioni nel medio e lungo periodo: serve più carico aerodinamico, è questo il punto debole della monoposto”.

George Russell, Mercedes F1 W14

Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images

“Non ce lo aspettavamo”. Toto Wolff non ha avuto problemi ad ammettere che il risultato delle qualifiche di Melbourne è andato oltre le aspettative della stessa Mercedes, e quando i bilanci di giornata sono positivi, ci si concede anche qualche considerazione filosofica.
“Quello che amiamo di questo sport è che dopo tanti momenti negativi ne arrivano altri positivi, che magari non ti aspetti – ha dichiarato Wolff – non posso dire che siamo dove vogliamo essere, ovviamente, ma oggi un secondo ed un terzo posto sono un risultato molto migliore di quello che ci aspettavamo”.

Toto Wolff, Team Principal Mercedes-AMG con Lewis Hamilton

Toto Wolff, Team Principal Mercedes-AMG con Lewis Hamilton

Photo by: Steve Etherington / Motorsport Images

La Mercedes è emersa a sorpresa nelle qualifiche di Melbourne e, quanto detto da Wolff, è stato confermato anche dagli stessi piloti.
“Non abbiamo portato in pista novità - ha sottolineato Russell – ma stiamo conoscendo di più la monoposto”.

A giocare a favore della W14 è stato un setup che si è abbinato bene con la bassa temperature di asfalto registrata in qualifica.
“Abbiamo fatto un ottimo lavoro con la gestione delle gomme e i due piloti sono stati un valore aggiunto – ha spiegato Wolff – se guardiamo gli on-board si vede chiaramente che la monoposto non è ancora facile da guidare come una Red Bull o un Aston Martin. Abbiamo una finestra di funzionamento molto più piccola, e oggi sia George che Lewis sono riusciti a sfruttarla al meglio”.

La boccata d’ossigeno è stata molto apprezzata in tutta la squadra, al punto da far sorgere un dubbio: serve davvero la W14 versione ‘B’ invocata da Wolff alla vigilia di Jeddah?
“Dobbiamo mantenere una visione razionale – ha spiegato sorridendo il team principal della Mercedes – oggi abbiamo visto che c'è molto potenziale da ‘sbloccare’ nella macchina, ma dobbiamo anche prendere le giuste decisioni nel medio e lungo periodo. L’obiettivo è avere il miglior pacchetto possibile, e se questo è con una carrozzeria stretta o larga è irrilevante. Abbiamo bisogno di avere più carico aerodinamico, è questo il punto debole della monoposto”.

 George Russell con Max Verstappen e Lewis Hamilton dopo le qualifiche dell'Australia

George Russell con Max Verstappen e Lewis Hamilton dopo le qualifiche dell'Australia

Photo by: Mark Sutton

La W14 inizia ad essere un ‘oggetto’ familiare per gli ingegneri della Mercedes, e per quanto l’esordio sia stato deludente come dodici mesi prima, oggi la situazione è meno caotica rispetto al 2022.
“La monoposto dell'anno scorso era troppo bassa da terra mentre la W14 è nata probabilmente troppo alta – ha spiegato Wolff – ma oggi abbiamo una comprensione maggiore rispetto a dodici mesi fa, siamo in grado di trovare subito i punti deboli della macchina. C'è stato un ottimo lavoro svolto nelle ultime settimane dal dipartimento aerodinamico nel tentativo di migliorare la performance, e alla fine spero che si possa procedere su questa strada”.

Guardando alla gara di domani, sulle ambizioni di Russell e Hamilton restano ancora dei punti interrogativi, il podio è alla portata, ma il gradino più alto resta un sogno.
“Non stiamo gareggiando per una vittoria in gara – ha concluso Wolff - dobbiamo procedere passo dopo passo. È bello vedere questa spinta, la mentalità è quella che serve, ma la Red Bull è ancora avanti, e forse oggi non si è espressa al massimo del suo potenziale. In circostanze normali piazzano due macchine in prima fila, e nei long run sono stati decisamente i più veloci. Ma il nostro obiettivo é dargli la caccia e fare del nostro meglio per offrire un bello spettacolo. Il bello di questo sport è che non ti arrendi mai”.

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