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Mercedes: duro chiarimento serale con Hamilton

Toto Wolff ieri sera ha spiegato che c'è stato subito l'auspicato meeting con Hamilton per chiarire cosa non ha funzionato nelle qualifiche e lo stesso Lewis ha ammesso: “Abbiamo avuto una discussione dura e onesta tra di noi come squadra, mi piace avere la conferma che possiamo essere onesti l'uno con l'altro". I tecnici della Stella hanno ammesso di non aver seguito le indicazioni del pilota per cercare di mandare in temperatura le gomme.

Toto Wolff, Team Principal e CEO, Mercedes AMG

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

Era da molto tempo che non si vedeva un Lewis Hamilton così contrariato. Il campione del Mondo, solo settimo al termine delle qualifiche di ieri, non ha fatto molto per nascondere il suo stato d’animo visibilmente seccato, e nella conferenza stampa tenuta nel tardo pomeriggio ha accantonato per un attimo l’abituale (per la Formula 1) politically correct, sottolineando che avrebbe chiesto un chiarimento alla squadra, durante o dopo il weekend monegasco.

La richiesta di Hamilton è stata subito soddisfatta, e il consueto briefing post-qualifiche è stato sede di un lungo confronto tra Lewis e lo staff tecnico della Mercedes.

“Abbiamo appena avuto un debriefing molto duro e allo stesso tempo costruttivo – ha rivelato Toto Wolff ieri sera - questa squadra ha una totale onestà e trasparenza dentro di sé. Non abbiamo fornito a Lewis la macchina in grado di garantirgli il giusto feeling, abbiamo puntato su un setup che pensavamo avrebbe funzionato ma non è stato così. Vogliamo che anche i piloti esprimano la loro opinione, e c'è stata molta frustrazione".

"Se a Monaco in qualifica non riesci ad andare oltre la settima posizione sai che potenzialmente il weekend, in quanto a possibilità di vittoria, è finito, quindi sfogare la propria delusione è assolutamente okay. Lewis è il primo a riconoscere i suoi errori, quando li commette, ed il primo a scusarsi, in passato lo ha fatto sia pubblicamente che in privato”.

Wolff ha poi rivelato quello che è stato il vero motivo dell’arrabbiatura di Hamilton. “Sapevamo di avere un problema nel riuscire a scaldare gli pneumatici – ha spiegato – e giovedì sera avremmo dovuto prendere una direzione diversa, direzione che lui (Hamilton) aveva indicato, ma che non abbiamo valutato. Abbiamo discusso di questo nel briefing di stasera, valutando tutte le possibilità che abbiamo di far lavorare le gomme quando le temperature sono più basse di quelle preventivate”.

“Abbiamo avuto una discussione dura e onesta tra di noi come squadra – ha commentato nella serata di ieri Hamilton - mi piace avere la conferma che possiamo essere onesti l'uno con l'altro, dopo tanti anni credo che questa sia una delle chiavi del nostro successo. Ci assumiamo sempre la responsabilità degli errori, e oggi tutti insieme non abbiamo fatto il meglio che avremmo potuto fare, e sì, incluso me. Domani è un nuovo giorno, vedremo cosa riusciremo ad ottenere”.

Wolff ha poi confermato la conclusione del briefing. “Possiamo chiudere il capitolo qualifiche – ha ribadito - sappiamo dove dovremo lavorare e su quali particolari ci dovremo concentrare per prevenire problemi come quelli sofferti qui a Monaco".

"Ora dobbiamo concentrarci sulla gara, non sappiamo cosa può riservarci, il terzo posto di Valtteri è qualcosa su cui possiamo costruire una corsa interessante, ed anche Lewis ha come obiettivo quello di portare a casa più punti possibile per limitare i danni nella classifica generale”.

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