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Mercedes: c'è un... buco nel regolamento FIA

Il movimento del DRS azionato dal pilota fa apparire il foro nelle paratie dell'ala posteriore

Meno male che la Mercedes non doveva avere alcuna soluzione strana per giustificare il suo ritardato debutto nei test invernali! Non c'è dubbio che la F1 W03 è la monoposto che più fa discutere il Circus, anche se la precipitazione dei suoi piloti non l'ha portata al livello di dove forse la freccia d'argento meriterebbe. Nico Roberg e Michael Schumacher non sono stati esenti da piccoli errori in qualifica, ma il potenziale mostrato dalla monoposto tedesca è certamente interessante. PIEDE DI GUERRA Red Bull Racing e Lotus sono sul piede di guerra per il sistema che attiva l'F-duct posteriore quando è in funzione l'ala mobile. I tecnici di Ross Brawn hanno saputo leggere e interpretare il regolamento in modo molto furbo, certamente geniale, ma anche discutibile. SISTEMA PASSIVO? Il regolamento della F.1 dice che l'F-Duct è vietato se viene attivato dal pilota. Charlie Whiting, delegato tecnico della FIA ha spiegato che la soluzione adottata dalla Mercedes è totalmente passiva e come tale va considerata regolare. L'ATTIVA IL PILOTA Fin qui è tutto chiaro, ma la questione si complica, perché non è così semplice: l'aria che viene portata dalla radice del cofano motore nel piano inferiore dell'ala posteriore e poi fatta risalire con un condotto lungo le paratie laterali, trova una sorta di apertura che resta sigillata quando il flap superiore è in posizione di massima incidenza e si scopre quando il pilota aziona il DRS. UN... BUCO NELLA REGOLA È il movimento del flap, infatti, che permette al foro di sfogare il flusso che fa stallare l'ala, consentendo una maggiore velocità massima nei rettilinei, valutata a Melbourne fino a 15 km/h in combinazione con l'ala mobile! Una enormità per la F.1 attuale. Secondo Red Bull Racing e Lotus, quindi, chi determina il funzionamento del sistema resta sempre il pilota, anche se per azionare un meccanismo perfettamente legale come l'ala mobile. PRECEDENTE LOTUS E qui arriviamo nella zona grigia del regolamento: la Lotus, infatti, nell'inverno si era vista bocciare il correttore di assetto dell'altezza della monoposto durante la fase di frenata, perché il geniale sistema sviluppato ad Enstone era attivato dall'azione del conduttore sul pedale del freno. Ora non si capisce perché con un sistema con funzionalità molto diversa, ma con concetti analoghi la FIA abbia ritenuto di validare la trovata Mercedes. LE RIPERCUSSIONI Ci saranno certamente delle discussioni sull'idea degli aerodinamici tedeschi che si stanno rivelando molto prolifici nello sviluppare idee in continua evoluzione. Certo non piace che ci possano essere due pesi e due misure. OmniCorse.it, insieme alla Gazzetta dello Sport, aveva contribuito a far venire alla luce il sistema Lotus: in Gran Bretagna avevano lavorato un anno su una soluzione complicata che era costata ingenti investimenti solo dopo che c'era stato l'assenso della FIA. COPIANO TUTTI È stata bocciata, secondo noi ingiustamente, dopo una chiarificazione regolamentare di Whiting. E il nuovo F-duct della Mercedes? Farà la stessa fine o l'esigenza di avere la Casa della Stella a tre punte competitiva nel Circus porterà a... chiudere un occhio, per cui tutti gli altri dovranno copiare l'idea delle frecce d'argento? Non dimentichiamoci che Ross Brawn nel 2009 era riuscito a far passare i doppi diffusori per la Brawn Gp che poi vinse il mondiale con Jenson Button..

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