Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera
Commento

Mercedes: c'è il ricambio, ma avviene senza fughe di cervelli

La Stella ci ha abituato ad avvicendamenti tecnici nei ruoli apicali: dal 1 luglio James Allison lascerà il ruolo di direttore tecnico a Mike Elliott. Si tratta del terzo cambiamento in quattro anni, ma l'ingegnere inglese resterà nel team con un altro ruolo. E' interessante registrare che a Brackley e Brixworth non ci sia mai stata una fuoriuscita di know how a vantaggio dei team concorrenti.

James Allison, Mercedes

James Allison, Mercedes

Mercedes AMG

La notizia del passo indietro di James Allison dal ruolo di direttore tecnico della Mercedes ha confermato ancora una volta la strategia del team campione del Mondo sulla salvaguardia del suo know-how.

In poco più di quattro anni ci sono stati tre avvicendamenti al timone tecnico di Brackley, ed in passato ogni cambio di ruolo sarebbe stata un’occasione ghiotta per la concorrenza, desiderosa di conoscere i segreti della squadra mattatrice delle ultime sette edizioni del campionato Mondiale.

In passato è accaduto molte volte che i tecnici più vincenti di un periodo storico fossero convinti con offerte economiche importanti a cambiare casacca. Uno dei casi più eclatanti fu il passaggio di molte figure di spicco della Benetton campione del Mondo 1994/95 alla Ferrari, che, oltre a Michael Schumacher, si assicurò i servizi di Ross Brown e Rory Byrne.

Anche la Red Bull pagò a peso d’oro Adrian Newey nel 2006 per strapparlo alla McLaren, confermando una tendenza vecchia come le corse, ovvero si compete anche nel paddock per accaparrarsi ciò che si crede sia il meglio sulla piazza.

Un team che vince quanto ha vinto la Mercedes è costantemente sotto i riflettori, e per la concorrenza avere la possibilità di assicurarsi i servizi di una delle figure di riferimento della squadra sarebbe un grandissimo colpo.

Ma anche su questo fronte la Mercedes ha fatto (finora) la differenza, non solo blindando le figure operative, ma assicurandosi che anche coloro che, per motivi personali o di altra natura, hanno deciso di farsi da parte, non diventassero obiettivi della concorrenza.

Nel 2017 Paddy Lowe (che terminò il suo ciclo dopo quattro stagioni) fu ‘accompagnato’ da Toto Wolff alla Williams, squadra molto vicina alla stessa Mercedes e con ambizioni ben lontane da chi compete per i Mondiali.

Quando nel luglio 2018 Aldo Costa decise di fare un passo indietro e tornare in Italia, a Brackley gli proposero un contratto di consulenza, e solo nel settembre del 2019 Costa ha accettato un ruolo presso la Dallara.

Ora ecco il caso Allison, per il quale è stato ideato un ruolo ad ‘hoc’ per rimanere nell’orbita di Brackley. C’è invece un certo mistero intorno al futuro di Andy Cowell, il padre della power unit campione del Mondo che lo scorso anno, dopo ben sedici stagioni nel team, ha deciso di concludere la sua esperienza.

Per Andy era attesa una corsa da parte della concorrenza per portarsi a casa un volume di conoscenze non indifferente, ma al momento (nonostante Cowell sia ufficialmente uscito dalla Mercedes) non risulta che abbia accettato offerte di lavoro presso altre squadre.

“Saper pianificare un passaggio di consegne nel modo migliore è stato, ed è, un punto di forza del nostro team”, ha commentato oggi Wolff nell’annunciare il passaggio della direzione tecnica da Allison a Mike Elliott, ed è un messaggio che si può leggere in più modi.

Al di là della capacità di saper trovare la persona giusta al momento giusto, c’è un aspetto ancora più strategico, ed è quello che dalla sede di Brackley negli anni è uscito poco o nulla.

La concorrenza si è dovuta accontentare di figure ‘junior’, ma il know-how è rimasto finora blindato nel team.

Nico Rosberg, anni dopo il suo ritiro, confidò di essere rimasto stupito dalla stabilità dell’organigramma della sua ex-squadra nonostante le offerte economiche al rialzo che buona parte delle figure chiave avevano ricevuto negli anni dalla concorrenza. Una valutazione corretta, che riguarda un aspetto strategicamente fondamentale per alimentare una striscia vincente come quella che stiamo vedendo.

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente GP Monaco: la F1 apre al pubblico nel Principato
Articolo successivo Leclerc ha la tribuna per i suoi tifosi al GP di Monaco

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera