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Mekies: "Questo anno difficile ci ha reso più forti"

Il ditrettore sportivo della Ferrari saluta Vettel e analizza una stagione molto difficile per la Scuderia. Il francese ammette che già nei test invernali di Barcellona era emerso chiaro che la monoposto non fosse conpetitiva, ma il lockdown ha impedito delle modifiche. La squadra, però, nelle avversità si è cementata diventando più solida, rendendo il gruppo più forte per il futuro.

Sebastian Vettel, Ferrari e Charles Leclerc, Ferrari, con il team

Ferrari

“Per noi non è stata una domenica molto speciale, perché è l'ultima gara che Seb ha disputato con la nostra squadra. Ci teniamo a ringraziarlo enormemente per i sei anni trascorsi con noi, il ricordo che ci resterà per sempre è quello di un professionista eccezionale, che sia nei bei momenti che in quelli meno piacevoli ha sempre guidato il team”.

Nell’ultimo dopogara con i media del 2020, Laurent Mekies ha voluto anticipare le domande per rendere omaggio al pilota tedesco.

Poi l’ingegnere francese ha risposto in merito al fine settimana di Yas Marina e ad un bilancio generale della stagione deludente, terminata al sesto posto nella classifica del Mondiale Costruttori.

“Ai test di Barcellona di inizio anno ci siamo subito resi conto di avere dei problemi di performance seri – ha rivelato Mekies - e c’è stata una certa preoccupazione su alcuni aspetti della monoposto. Sapevamo che sarebbe stata molto difficile, ma in quel momento non era chiaro quanto tempo ci sarebbe voluto per comprendere completamente la natura dei problemi e ancor meno per risolverli. Poi ci siamo ritrovati, come tutti, coinvolti negli effetti della pandemia, senza la possibilità di poter lavorare sui problemi per alcuni mesi. Ma ci siamo resi conto molto presto che la stagione sarebbe stata estremamente difficile, come poi è stato confermato”.

In merito alla gara di Abu Dhabi, al di là della mancanza di competitività delle due SF1000 ha colpito la strategia scelta dal muretto del Cavallino, che rinunciato alla possibilità di effettuare il cambio gomme in regime di safety car con entrambe le monoposto.

Mekies ha risposto così in merito alle motivazioni dietro quella decisione: “In quel momento eravamo abbastanza indietro come posizione in gara, anche perché siamo partiti fuori dalla top-10, e sia Charles che Seb erano bloccati nel traffico. Abbiamo pensato che gli avversari con le gomme soft stavano già iniziando ad avere problemi, o forse stavano gestendo gli pneumatici ma eravamo di fatto bloccati. Era abbastanza prevedibile che con l’ingresso in pista della safety car in tanti si sarebbero fermati, e l’unico modo che avevamo per non ritrovarci nelle stesse posizioni dopo la safety car era quello di differenziare la strategia”.

Tornando alla stagione 2020, Mekies non ha nascosto le difficoltà, sottolineando però anche alcuni aspetti che in una situazione negativa si sono confermati molto solidi: 

“Uno degli aspetti positivi emersi in questa difficile stagione è che la squadra è stata sempre unita, cercando ancora di spingere più forte nonostante i risultati deludenti che avete visto tutti. Ci sono stati pochi risultati positivi, ma che assumono un significato importante, anche se ovviamente non stati visti come dei traguardi di peso perché abbiamo vissuto una stagione lontano dalle prime posizioni".

"Crediamo e speriamo che questo periodo ci renderà più forti, abbiamo lavorato in condizioni difficili anche a livello globale, e considerando il nostro potenziale non eccellente ci siamo a volte presi dei rischi, intendo i piloti, le strategie, nella speranza di riuscire ad ottenere qualcosa di più. Siamo usciti da una zona di confort, e credo che aver affrontato situazioni e momenti pieni di difficoltà sia stata un’esperienza che ha compattato il gruppo e ci renderà più forti in futuro”.

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