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F1 | McLaren: rotto il coprifuoco ma salvato il telaio di Ricciardo

La squadra di Woking ha rotto il coprifuoco ieri sera per ricostruire la MCL36 di Daniel, ma i danni sono stati meno pesanti di quanto era stato immaginato dopo il violento crash alle PIscine. La scocca non è stata danneggiata per cui l'impatto non avrà grandi ripercussioni nemmeno sul budget cap del team arancione.

McLaren MCL36 di Daniel Ricciardo dopo l'incidente

Foto di: Giorgio Piola

Alla McLaren hanno tirato un sospiro di sollievo: il botto di Daniel Ricciardo durante la seconda sessione di prove libere del GP di Monaco non avrà gravi ripercussioni. Il telaio della MCL36 si è salvato e non si è resa necessaria la precauzionale sostituzione della scocca, così come non hanno subito danni né la trasmissione, né la power unit Mercedes.

Ricciardo ha perso la McLaren nel primo giro lanciato nella percorrenza della prima chicane velocissima delle Piscine: preso in contropiede da un improvviso sovrasterzo il pilota australiano è andato a sbattere con l'anteriore sinistra contro le barriere esterne prima di rimbalzare e scivolare sulla pista fino alle protezioni della seconda variante, dove si è schiantato contro le Tec-Pro che hanno attutito molto l'impatto finale.

McLaren MCL36: il telaio non si è danneggiato nel crash alle Piscine di Ricciardo

McLaren MCL36: il telaio non si è danneggiato nel crash alle Piscine di Ricciardo

Photo by: Giorgio Piola

La macchina sembrava molto conciata, mentre Daniel lasciava con i suoi mezzi la MCL36 perfettamente incolume. La McLaren ieri sera ha rotto il coprifuoco per ripristinare la vettura, ma per fortuna i danni emersi sono molto minori rispetto alla spettacolarità del crash: Ricciardo sarà regolarmente al via della terza sessione all'ora di pranzo e dovrà dimostrare di saper sfruttare il potenziale di una vettura che Lando Norris ha portato al quinto posto.

Le deludenti prestazioni dell'australiano, che è sempre andato molto forte a Monte Carlo (ha vinto nel 2018 con la Red Bull), lo hanno messo in discussione all'interno del team e Zak Brown non fa mistero che a causa di un ingaggio molto costoso (18 milioni di dollari) vorrebbe ridiscutere gli accordi perché il rendimento non è adeguato all'investimento. Quando si dice mettere pressione...

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