F1 | McLaren: l'addio anticipato a Ricciardo è più di un'idea
Le prestazioni dell'australiano non convincono i vertici della McLaren. Zak Brown anticiperebbe volentieri la fine dell'accordo per poi scegliere l'alternativa. Tra queste Pierre Gasly, ma anche due piloti ora in IndyCar.
Daniel Ricciardo, McLaren
Carl Bingham / Motorsport Images
Dodici mesi fa, a Monte Carlo, Daniel Ricciardo ha vissuto una delle domeniche peggiori della carriera. Sulla pista che lo aveva visto vincitore con la Red Bull, l’australiano ha dovuto incassare l’onta del doppiaggio da parte del compagno di squadra Lando Norris lanciato verso il podio. Ricciardo ha poi concluso la corsa in una deludente dodicesima posizione, senza una motivazione tecnica in grado di spiegare la sua mancanza di performance.
Un anno dopo la situazione non è cambiata, ad apparire un’anomalia è la vittoria monzese ottenuta lo scorso settembre, perché classifica alla mano, il rendimento di Ricciardo in questa prima fase di stagione è ben lontano da quello garantito da Norris.
Lo scorso anno la squadra, e lo stesso Daniel, avevano imputato la differenza di performance tra i due piloti a problemi di adattamento, ma in questa stagione oltre a conoscere il team, Ricciardo ha potuto iniziare l’approccio ad una nuova vettura partendo da zero, esattamente come Norris. Eppure dopo sei gare la classifica di campionato lo vede a quota 11 punti contro i 39 di Lando, dato confermato anche dal 5-1 in qualifica a favore di Norris.
Uno scenario che inizia a pesare, e ad aggravare il tutto c’è il compenso che percepisce Ricciardo, che lo colloca tra i 5 piloti più pagati nel paddock. Il contratto siglato tra le due parti scadrà alla fine del 2023, ma Zak Brown ha rivelato che non si tratta proprio di un accordo di ferro.
Pierre Gasly, Scuderia AlphaTauri
Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images
Alla domanda se sia presente o meno una clausola di rescissione che permetterebbe di anticipare la separazione prima del 2023, Brown ha risposto in modo ambiguo: “Non voglio entrare nei dettagli del contratto, ma ci sono dei meccanismi in cui le due parti hanno reciproci impegni precisi ed altre meno. Ne ho parlato con Daniel, non stiamo ottenendo i risultati che entrambi speravamo, ma stiamo spingendo e continueremo a farlo”.
Ricciardo da parte sue non ha iniziato nel migliore dei modi il weekend di Monte Carlo, con una rovinosa uscita al via della sessione FP2, e questo ha gettato ancora più benzina sul fuoco di chi vede il rapporto tra l’australiano e la McLaren ai titoli di coda.
L’impressione è che Zak Brown anticiperebbe volentieri la fine dell’accordo, ottenendo subito un risparmio notevole per le casse della squadra. Nelle ultime due stagioni Norris ha confermato di essere in grado di vestire il ruolo di pilota di riferimento del team, e rappresenta il punto fermo della squadra fino al termine della stagione 2025.
Sull’eventuale scelta di chi porre al fianco di Lando, Brown avrebbe molte alternative, sia tra piloti con esperienza (Pierre Gasly) che tra i giovani, qualora l’Alpine non dovesse schierare nel 2023 Oscar Piastri. Ma c’è anche il fronte statunitense, caro a Brown (e anche a Liberty Media) con Pato O’Ward e Colton Herta che da tempo sono monitorati in vista di un potenziale ingresso in Formula 1.
Pato O'Ward, Arrow McLaren SP
Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images
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