McLaren: a Istanbul un puzzle di soluzioni già viste
La squadra di Woking ha avuto una flessione di rendimento con l'ultimo pacchetto aerodinamico ed essendo in lizza per il terzo posto nel mondiale Costruttori sta cercando il bilanciamento della MCL35 con alcune soluzioni che sono state già viste nel corso dell'anno in Ungheria e al Nurburgring. Ecco cosa è stato fatto per sfruttare meglio il muso stretto.
Dettaglio del fondo McLaren MCL35
Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La McLaren è in piena lotta per il terzo posto nel mondiale Costruttori: attualmente è quarta a pari merito con la Racing Point, staccata di un punto dalla Renault che controlla l’ultimo gradino del podio.
A Woking vogliono imporre un rush finale per non farsi sfuggire un risultato che gli uomini di Andreas Sidler hanno costruito nel corso dell’anno. Nelle ultime gare il rendimento della MCL35 sembra leggermente più appannato rispetto al comportamento di Renault e Racing Point: si dice che l’ultimo pacchetto aerodinamico non avrebbe dato i risultati attesi.
Con l’adozione del muso più stretto gli adeguamenti della macchina a questa soluzione non hanno permesso di trovare un buon bilanciamento aerodinamico. Ecco perché nelle prove libere del GP della Turchia i tecnici della McLaren diretti da James Key hanno cercato di correre ai ripari.
Prima Carlos Sainz e poi Lando Norris hanno provato all’Istanbul Park un puzzle di soluzioni già viste: se l’ala posteriore e la complessa T-wing erano quelle viste al Nurburgring in occasione del GP dell’Eifel, il soffiaggio apparso sul fondo davanti alle ruote posteriori è quello dell’Ungheria.
Dettaglio del fondo McLaren MCL35 modificato davanti alle ruote posteriori
Photo by: Giorgio Piola
L’intenzione è di aumentare il carico aerodinamico del retrotreno. Le condizioni della pista particolarmente scivolosa per l’asfalto nuovo non hanno certo consentito di fare delle valutazioni sulla diversa configurazione aerodinamica. È probabile che rivedremo queste soluzioni anche nelle libere di domani mattina, quando è auspicabile che il grip del fondo migliori e le indicazioni che possono arrivare dalla pista dovrebbero essere più veritiere.
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