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Marko spinge la FIA: "Vogliamo risposte sul motore Ferrari"

Il consulente Red Bull fa pressione sulla Federazione perché si esprima sulla power unit Ferrari, visto che sono state scritte alla FIA lettere di chiarimento regolamentare. Binotto è infastidito dalle continue voci e vorrebbe che si mettessero a tacere una volta per tutte con un controllo dopo un reclamo ufficiale.

Helmut Marko, Consultant, Red Bull Racing, e Max Verstappen, Red Bull Racing

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Mattia Binotto si è detto orgoglioso delle prestazioni della power unit Ferrari che oggi rappresenta lo stato dell’arte in F1 in fatto di motori. L’unità del Cavallino ha strappato lo scettro che dal 2014 era detenuto dalla Mercedes suscitando non poche reazioni.

A dispetto di quanto vanno dicendo alcune autorevoli fonti, ci sono almeno un paio di squadre che hanno scritto alla FIA per chiedere un chiarimento regolamentare sullo 064 EVO 3. Mercedes e Red Bull sono state invitate a presentare un reclamo ufficiale per togliersi i dubbi, visto che dalle verifiche svolte dai commissari tecnici FIA e dall’analisi delle telemetrie non emergono motivi per aprire inchieste.

Il team principal della Ferrari infastidito alle voci ricorrenti sarebbe ben disposto affinché qualcuno degli avversari presentasse un ricorso per sgonfiare il caso e dimostrare che il propulsore del Cavallino è pienamente conforme alle regole.

Helmut Marko, voce importante della Red Bull, torna a chiedere che sia la FIA a dover chiarire la situazione, per spiegare l’enorme vantaggio Ferrari nei lunghi rettilinei…

"In gara ormai siamo a livello della Mercedes - ha dichiarato Marko in un'intervista esclusiva a Motorsport.com - . L'unica cosa che ci manca è la modalità da qualifica. La Ferrari riesce a produrre uno straordinario aumento delle prestazioni che va analizzato e spiegato”.

“Preferirei non commentare dei sospetti. Ma quando guardi le curve di potenza e quanto sono veloci, è incredibile come un motore possa distinguersi in un modo così evidente. Aspettiamo e vediamo cosa succede: la FIA deve fare chiarezza”.

Binotto insiste: “Ci sono altre squadre che sono più veloci di noi in curva e non per questo diciamo che barano, sarei più felice se certe persone si concentrassero sui propri sforzi e sviluppassero la propria auto”.

“Noi siamo rilassati perché sappiamo esattamente cosa stiamo facendo. Sappiamo di essere legali perché la FIA controlla il nostro pacchetto in ogni singola gara. Sono state fatte delle ispezioni e posseggono tutti i nostri dati. Speriamo che la Federazione chiarisca a tutti ch non stiamo imbrogliando".

Quello che molti, invece, non sanno è che parti del 6 cilindri Honda, specie nella testata, sarebbero simili a quelle di un’evoluzione recente del motore Ferrari. Ma si sa, i giapponesi sono bravi a copiare…

Dichiarazioni aggiuntive di Christian Nimmervoll

La power unit della Ferrari SF90
Mattia Binotto, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Sebastian Vettel, Ferrari
Charles Leclerc, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF90
Il logo Honda sul cofano motore di una Red Bull
Meccanici Honda spostano una cassa del motore
Toyoharu Tanabe, F1 Technical Director, Honda
Honda RA618H
Honda RA618H
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