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F1 | Magnussen attacca la direzione gara: "Troppo influenzabile"

Il pilota della Haas ha visto la propria corsa compromessa quando è stato costretto a cambiare l'ala anteriore a seguito di una segnalazione di Ocon che, a suo dire, ha influenzato la direzione gara.

Kevin Magnussen, Haas VF-22, Esteban Ocon, Alpine A522

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Era iniziato con ben altre aspettative il GP del Canada di Kevin Magnussen. Il pilota della Haas, autore insieme al suo compagno di team Mick Schumacher di una qualifica straordinaria, era scattato dalla quinta casella in griglia, ma un contatto nelle fasi iniziali con la Mercedes di Lewis Hamilton ha pregiudicato la sua corsa.

Nel contatto, infatti, la bandella destra dell’ala anteriore si è leggermente danneggiata per poi piegarsi, ma nelle fasi iniziali il team aveva comunicato via radio al danese che avrebbe potuto proseguire senza problemi.

Solo quando è arrivata la critica da parte di Esteban Ocon, che ha informato il proprio muretto della pericolosità del pezzo penzolante, la direzione gara ha esposto la bandiera nera e arancione a Magnussen costringendo la Haas a richiamare il proprio pilota al box per il cambio del musetto.

Lo stop ha fatto precipitare Kevin nelle retrovie e le speranze per il team statunitense di tornare a marcare punti sono così naufragate.

A fine gara Magnussen è parso particolarmente irritato per l’accaduto, accusando Esteban Ocon di aver influenzato i commissari.

“Stavo parlando con Ocon e scherzava sul fatto di aver detto alla FIA quanto fosse pericoloso” ha dichiarato il pilota della Haas. “Se sai di poter influenzare la direzione gara in questo modo allora lo fai, no?”.

“Ad ogni modo avrebbero dovuto lasciarmi guidare, non era nulla. Ho avuto solo un piccolo contatto, nulla di serio. Si era leggermente rovinata l’ala anteriore e mi è stato detto di entrare al pit”.

Già la scorsa settimana, in occasione del GP dell’Azerbaijan, Magnussen aveva espresso la sua preoccupazione per la mancanza di coerenza della FIA e quanto accaduto in Canada, secondo il pilota della Haas, è un ulteriore esempio di quanto sia difficile capire per i piloti quali siano le regole.

George Russell, Mercedes W13, lotta con Kevin Magnussen, Haas VF-22

George Russell, Mercedes W13, lotta con Kevin Magnussen, Haas VF-22

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

“La vettura era a posto, l’ala era sicura, non si era rotta. Pensate a quanto accaduto a Jeddah lo scorso anno. Lewis Hamilton ha vinto la gara con l’ala danneggiata. Credo sia stato corretto. Lasciateci correre se siamo in grado di proseguire”.

“Mi sembra che all’improvviso tutto sia cambiato. A Monaco non ci hanno fatto partire in orario perché ha iniziato a piovigginare, qui mi hanno fatto entrare ai box per un graffio sull’ala anteriore”.

Magnussen, che dopo l’episodio e la sostituzione dell’alettone è retrocesso in fondo al gruppo per poi chiudere al diciassettesimo posto, ha analizzato una gara decisamente deludente.

“Abbiamo cercato di disputare il resto della gara con un solo set di dure ma sarebbe stato complicato. Oggi non siamo riusciti ad andare a punti, ma ci proveremo daccapo la prossima volta”.

Per la Haas il weekend di Montreal è stato decisamente negativo anche alla luce del ritiro patito da Mick Schumacher. Il tedesco, autore del sesto tempo in qualifica, era in top 10 pressato da Guanyu Zhou quando ha dovuto alzare bandiera bianca a causa di un sospetto nuovo problema alla power unit.

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