La Ferrari sta preparando grandi cambiamenti? Il presidente
Luca di Montezemolo ha lasciato intendere alla Festa di Natale con i giornalisti della Formula 1 che ci potrà essere qualche modifica nella pianta organica del Cavallino rampante, ma poi ha rinviato tutto al consueto appuntamento sulla neve di
Wroom, nonostante la sollecitazione di Pino Allievi della Gazzetta dello Sport che a fine cena aveva fatto una domanda diretta al Presidente proprio sulla posizione del portavoce.
Aspettando le novità di Madonna di Campiglio, infatti, prende corpo l’idea che
Luca Colajanni possa lasciare la direzione della comunicazione sportiva per assumere un altro ruolo all’interno della Ferrari. A darne conferma è la penna del QN più ascoltata a Maranello,
Leo Turrini, nel suo blog.
Nel processo di trasformazione della Casa del Cavallino, quindi, il responsabile dell’ufficio stampa avrebbe deciso di lasciare l’incarico che ha coperto per dodici anni: il siciliano, dopo aver contribuito fattivamente al lancio del sito Ferrari, che oggi viene aggiornato in sette lingue, aveva ereditato il ruolo di Claudio Berro nel 2001.
Luca ha svolto un compito molto difficile, consapevole che ogni riflesso dell’attività di Maranello avrebbe avuto grande impatto mediatico e ha tenuto il ruolo con “sacerdotale” abnegazione al marchio, frutto di una passione pari solo a quella della fede interista. Baluardo spesso insuperabile, puntiglioso, preciso e sempre informato, ha fatto da argine al Sancta sanctorum del Reparto Corse.
Cresciuto alla corte di Jean Todt, il francese era ossessionato che potessero filtrare all’esterno della Gestione Sportiva i segreti delle Rosse, anche Luca ha contribuito a mantenere le maglie strette della squadra con un’autorevolezza che l’ha reso credibile anche nei ripetuti “rimbrotti” con i giornalisti. Un gioco delle parti che è stato anche il “pepe” di un rapporto a volte spigoloso, ma fatto di reciproco rispetto.
Quale ruolo andrà a coprire Colajanni è presto per dirlo, ma ci sono i primi spifferi su chi possa ereditare un ruolo notoriamente non facile nella squadra del Cavallino: crescono le quotazioni di
Renato Bisignani, cresciuto alla corte di Flavio Briatore alla Renault F1 e poi approdato a Maranello nel 2010, anche se non è ancora escluso l’approdo al Reparto Corse di un esponente della famiglia Agnelli…
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