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Lotus: alcuni fornitori non consegnano i pezzi?

La nuova monoposto di Enstone è in grave ritardo. Peccato perché sembra nata bene aerodinamicamente

Bisognerà tenere d’occhio la Lotus: le indiscrezioni inglesi dicono che la nuova monoposto di Enstone sarà molto interessante dal punto di vista aerodinamico. Le voci parlano di una macchina con un buon carico aerodinamico, senza andare a scapito dell’efficienza. Il problema è che il montaggio del primo esemplare sta andando molto a rilento perché i fornitori non stanno consegnando i pezzi: alcune aziende hanno deciso di boicottare la fornitura se prima non vedranno pagata almeno una parte del debito pregresso. LOTUS IN RITARDO A JEREZ? E per Nick Chester, direttore tecnico della Lotus, si complica la vita perché c’è il rischio di saltare i primi giorni del test di Jerez che dal 28 gennaio apriranno ufficialmente la stagione 2014 con i motori V6 Turbo dotati dei sistemi ibridi. Gerard Lopez sta cercando di riorganizzare il team secondo le risorse che sono a disposizione, consapevole che non è più possibile portare avanti una squadra a debito. IL DEBITO NASCE DA LOTUS CARS Va riconosciuto a Genii Capital, la società che controlla il pacchetto delle azioni di maggioranza della Lotus F.1, di aver patito il cambiamento di strategia che è derivato dalla cessione della Lotus Cars al gruppo malesiano che controlla la Proton. Nei piani, infatti, la Casa automobilistica inglese avrebbe dovuto supportare la squadra di Estone con un supporto di circa 20 milioni all’anno, generando la parte più pesante del buco che sarebbe arrivato intorno ai 100 milioni di euro. PERSONALE IN FUGA Nelle feste di Natale c’è stato un fuggi-fuggi di tecnici e meccanici: diversi sono andati alla McLaren, ma questo personale in uscita da Enstone è molto ambito e sono numerose le squadre che cercano di garantirsi quelle figure che non hanno mai avuto la ribalta mediatica, ma sono alcuni dei punti fermi all’interno della factory, specie nel reparto CFD considerato il più efficiente dell’intero Circus insieme a quello della Red Bull Racing. RISTRUTTURAZIONE CON 300 DIPENDENTI Il ritardo con cui vengono pagati gli stipendi (al di là di quello che continuamente dicono le fonti ufficiali: quello di novembre è stato pagato a metà dicembre e, quello di dicembre non è mai stato erogato) consente ai dipendenti di lasciare la squadra e passare ad un altro team senza dover rispettare il “gardening”. Gerard Lopez sta cercando di “gestire” la fuori uscita delle risorse, nella consapevolezza che il team si deve “asciugare” a 300 unità per restare in piedi. LA SALVEZZA VERRA’ DALLA RENAULT? La ricca sponsorizzazione di Pastor Maldonado in questa fase serve a garanzia di una parte dei debiti, ma la speranza è di convincere la Renault a riprendersi una quota delle azioni: la Casa francese sta negoziando la fornitura del V6 Turbo Energy. I transalpini potrebbero assicurare i motori gratuitamente, aggiungendo magari una sponsorizzazione. È solo in questo modo che Gerard Lopez può sperare di dare continuità alla struttura, cercando poi un compratore che sia disponibile a rilevare il team.

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