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Liberty spinge Perez verso Red Bull per salvare il GP del Messico

A Mexico City la vittoria di Sergio con la Racing Point è stata accolta con festeggiamenti degni di una nazionale di calcio con tifosi in piazza e caroselli di auto nelle strade. Il promotore del campionato ha paura che l'uscita dalla F1 di Perez possa raffreddare l'attenzione dei suoi connazionali per la gara che sarà in calendario nel 2021, dopo che negli ultimi anni è sempre stata quella con più pubblico. Forse a Milton Keynes hanno ricevuto una telefonata...

Sergio Perez, Racing Point, primo classificato, si siede sul podio

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Il Messico ha celebrato la vittoria di Sergio Perez nel Gran Premio di Sakhir con festeggiamenti solitamente riservati alle nazionali di calcio. Tifosi scesi anche nella piazza centrale di Mexico City per rendere omaggio al loro beniamino, con tanto di bandiere e clacson che hanno richiamato l’attenzione in un tranquillo pomeriggio d’autunno.

Ovviamente i media nazionali non sono stati da meno: “Histórico! Checo Pérez gana el Gran Premio de Sakhir”, è stata l’apertura di notiziari e quotidiani. Terminate le celebrazioni, il grande pubblico messicano ha però conosciuto anche un’altra realtà, ovvero che Perez rischia di non essere in pista la prossima stagione.

È bastata una foto (scattata sabato dopo le qualifiche) che ritrae Checo davanti all’hospitality della Red Bull mentre chiacchiera con Helmut Marko per dare ossigeno alle speranze del pubblico messicano.

Una foto non è però un contratto e al momento Perez è tutt’altro che certo di poter contare nel 2021 sul sedile attualmente nelle mani di Alexander Albon. Ci spera, ma non sembra crederci poi così tanto ascoltando le sue parole e valutando l’espressione del volto.

“Vogliamo tutti vedere Checo al via il prossimo anno – ha commentato Ross Brawn - sarebbe una tragedia se non riuscisse a trovare una macchina, e poi è indubbiamente un affare”. L’opinione dell’amministratore delegato di Formula 1 non è proprio una a caso, così come non sono probabilmente campate in aria i rumors secondo i quali Liberty Media possa fare pressioni su Red Bull a favore di Perez, perché i motivi ci sono tutti.

Il calendario 2021, che tutta la Formula 1 spera di poter vedere completato nella sua integrità, include ovviamente anche il Gran Premio del Messico.

Nel 2019 il weekend di gara a Mexico City registrò la presenza in pista (nei tre giorni) di ben 345.694 spettatori, confermando un trend costantemente in crescita. E dal 2015 il Gran Premio del Messico viene costantemente premiato dalla Formula One Management con il “Race Promoters’ Trophy”, riconoscimento all’organizzazione dell’evento come la migliore tra tutte le gare in calendario.

Al netto delle problematiche Covid (che la Formula 1 spera di poter affrontare) ora però sorge un dubbio: ci sarà ancora un Gran Premio del Messico se Sergio Perez non sarà al via del prossimo Mondiale?

Come reagiranno gli appassionati messicani qualora Checo si ritrovasse a piedi dopo avere riportato in patria la vittoria di un Gran Premio di Formula 1 a cinquant’anni di distanza dall’ultimo successo ottenuto da Pedro Rodriguez?

È difficile pensare che negli uffici di Liberty Media non si siano posti questa domanda e non è impossibile immaginare che dagli uffici di Londra (prossima sede lavorativa di Stefano Domenicali) non sia partita una chiamata in direzione Milton Keynes, se non altro per essere informati tempestivamente sulla decisione che prenderanno in Red Bull.

Perez da parte sua è stato chiaro: “O Red Bull, o anno sabbatico”. Uscire dalla Formula 1 non facilità di certo la possibilità di rientrare, perché le cose (come insegna il caso Russell) possono cambiare in fretta e non sempre in direzione favorevole.

Non c’è in ballo solo la carriera di Checo, ma anche il rapporto della Formula 1 con una nazione che negli ultimi anni si è distinta per un interesse crescente verso uno sport che da quelle parti per anni era stato in letargo per decenni.

Una partita complessa, con esiti ancora difficili da prevedere ma allo stesso tempo prossima ad essere conclusa. Al più tardi, la decisione di Marko/Horner/Mateschitz arriverà all’indomani del Gran Premio di Abu Dhabi.

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