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Leclerc: "La Ferrari ha preso la direzione giusta"

Il pilota monegasco si è ricaricato dopo il secondo posto conquistato a Silverstone, su una pista che non avrebbe dovuto esaltare le doti della SF21. Charles non si aspetta in Ungheria la competitività mostrata dalla Rossa nel Principato, ma conta che la Scuderia possa tenersi dietro alle spalle i rivali per il terzo posto nel mondiale Costruttori. Leclerc ammette di non aver ancora incontrato Vigna, il prossimo CEO del Cavallino.

Charles Leclerc, Ferrari in conferenza stampa

Foto di: FIA Pool

Leclerc tira il freno. Il monegasco non vuole alimentare aspettative eccessive in vista del weekend ungherese, un fine settimana in cui c’è chi spera di vedere una Ferrari in versione Monte Carlo.

Charles non ha nascosto di aspettarsi un buon potenziale, ma ha fissato come obiettivo quello di essere davanti agli avversari diretti della Scuderia, ovvero da McLaren in giù. Sul lungo periodo Leclerc è più ottimista, soprattutto per quanto riguarda il passo gara, vera sorpresa del weekend di Silverstone. Ma lo sguardo è sempre più proiettato al 2022, stagione in cui spera di ritrovarsi con regolarità a lottare per la vittoria, un gusto riassaporato a Silverstone dopo un lungo digiuno.

La gara di Silverstone ti ha riportato il gusto di combattere per la vittoria?
“Sì, decisamente, ed è stato fantastico. È per questo che sono in questo sport, per sentire questa sensazione fantastica legata alla possibilità di vincere, credo che sia ciò che cerchiamo tutti noi piloti, quindi sì, mi sono davvero divertito. Spero di ritrovarmi in questa condizione con regolarità, forse non in questa stagione, ma è sicuramente l'obiettivo del prossimo anno”.

Dopo la gara di Silverstone hai dichiarato di non sapere se ti sentivi più felice o frustrato: come la vedi ora?
“Beh, non ci ho pensato troppo. Ho lavorato in vista di questo weekend cercando di dimenticare quello che è successo. Ovviamente è stato frustrante perché la vittoria era molto vicina, e perdere quando sei ad un passo dalla bandiera a scacchi fa male. Ma ci sono stati molti altri aspetti positivi, ad iniziare dall’aver disputato una corsa sul ritmo della Mercedes, soprattutto nel primo stint, mentre la seconda parte di gara si è confermata più in linea con le nostre aspettative. Ma tutto sommato è stato un fine settimana molto, molto positivo per noi".

Nel weekend inglese abbiamo visto in gara una Ferrari più coerente con la performance in qualifica. Credi che sia un passo avanti che si confermerà anche questo weekend?
“Cambierà un po' da pista a pista, ma è il risultato del lavoro che abbiamo fatto negli ultimi weekend di gara, specialmente dopo il Paul Ricard, quando abbiamo avuto una strana sorpresa in gara, una situazione che non è stata una bella notizia".

"Subito dopo quel weekend abbiamo analizzato e capito alcune cose, anche se non è ancora chiaro il quadro complessivo. Ed è per questo che stiamo ancora lavorando su questo fronte, ma la direzione è quella corretta, quindi possiamo sperare in questo tipo di prestazioni regolarmente per il resto della stagione. Non credo che siamo ancora dove vogliamo essere, ma se continueremo a lavorare come stiamo facendo, ci arriveremo”.

Passiamo a questo weekend. Negli anni l'Hungaroring è stato definito un circuito come Monaco ma senza i muri a bordo pista. Considerando il potenziale che hai confermato nel tuo weekend di casa, cosa ti aspetti da questo fine settimana?
“Non so, sento che potrà essere un buon weekend per noi, ma non credo che saremo allo stesso livello di prestazioni che abbiamo visto a Monaco. Mi aspetto che potremo confermarci in vetta al gruppo di centro classifica, alla fine è la battaglia realistica che stiamo combattendo in questa stagione. È l'obiettivo più importante, e siamo abbastanza fiduciosi che si possa raggiungere questo target se faremo un buon lavoro. Non è una pista sulla quale in passato mi sono sempre espresso al massimo, ma cercherò di fare il miglior lavoro possibile”.

Cosa c'è di complicato in questa pista?
“È molto difficile, molto tecnica, richiede una guida molto pulita e io tendo ad essere più aggressivo. In passato ho lottato sempre un po' di più rispetto ai vari compagni di squadra che ho avuto, ma lavorerò cercando di ottimizzare il più possibile questo fine settimana”.

Siamo al giro di boa della stagione, che bilancio fai di questa prima parte di Mondiale?
“Mi sto godendo questa stagione anche se non è un momento facile per la squadra. Stiamo cercando di ricostruire tutto ciò che serve per tornare al vertice il prima possibile, ed è anche il primo anno con Carlos come compagno di squadra, e sta andando molto bene".

"Ci stiamo spingendo a vicenda, è molto competitivo, e questo è un aspetto fantastico per me. Come squadra stiamo lavorando molto bene, cercando di sfruttare questo slancio per acquisire l’esperienza che ci servirà per essere il più pronti possibile il prossimo anno, in una stagione che sarà molto importante. Senza dimenticare ovviamente questo campionato, in cui stiamo comunque cercando di fare il massimo possibile”.

Considerando la posizione in cui ti trovavi lo scorso anno, sta andando meglio del previsto in questa stagione?
“Si, meglio del previsto, ma penso che ci sia molto lavoro dietro questi miglioramenti, un lavoro che vedo ogni volta che vado a Maranello e in ogni weekend di gara, in pista. Quindi non è una proprio una sorpresa, abbiamo fatto un grande passo avanti rispetto allo scorso anno, confermando che stiamo operando nella giusta direzione. Ma non siamo ancora dove vogliamo essere, il nostro obiettivo è tornare al top”.

Hai avuto la possibilità di parlare con il nuovo CEO della Ferrari Benedetto Vigna?
“Purtroppo non ancora. È una stagione piuttosto impegnativa e non siamo ancora riusciti ad incontrati. Spero che lo faremo presto”.

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