Leclerc: "L'emozione di fare in pieno il Raidillon"
Il monegasco è attratto da Spa, la mitica pista belga dove potrebbe conquistare la prima vittoria con la Ferrari: "L'Eau Rouge, che si fa in pieno, è impegnativa per il fisico, specie nei primi giri. Poi il collo s’adatta, il tuo cervello la assimila e diventa una curva come le altre".
Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images
Charles Leclerc ha dimenticato il botto alla prima curva del GP del Belgio dello scorso anno, quando la McLaren di Fernando Alonso era decollata sull'Alfa Romeo del monegasco dopo essere stata tamponata dalla Renault di Nico Hulkenberg.
Il ragazzo torna a Spa-Francorchamps, una delle piste che hanno fatto la storia della categoria, con l'intenzione di conquistare quella prima vittoria che ha già annusato, ma che non ha ancora afferrato con la Ferrari.
Leclerc spera di riuscirci domenica sulla pista che ha ospitato ben 51 edizioni del Gran Premio del Belgio. Quello che si correrà domenica sarà la numero 64 per la Scuderia Ferrari che si è imposta in 17 occasioni.
Nell’arco degli anni la gara si è svolta anche su altre due piste: Zolder (10), nella parte fiamminga del Belgio, e Nivelles (2), alle porte di Bruxelles. Per Charles Leclerc conta solo Spa-Francorchamps...
“E' una pista mitica nel mondo del motorsport e una delle più belle inserite nel calendario del campionato di Formula 1. È quindi particolarmente piacevole riprendere proprio su questo tracciato l’attività di pista dopo la pausa estiva".
"Fa sempre impressione rendersi conto di quale velocità siano in grado di sviluppare in curva le vetture dell’attuale generazione di Formula 1 e credo che su poche piste come questa la percezione sia così chiara. Mi riferisco soprattutto alla esse in salita Eau Rouge: la prima volta che arrivi qui e la guardi ti colpisce per quanto è stretta e ripida".
"Ebbene, sull’asciutto siamo in condizione di farla in pieno, nonostante la compressione e altri aspetti la rendano particolarmente impegnativa per il fisico, specie nei primi giri. Passaggio dopo passaggio il collo s’adatta, il tuo cervello la assimila e diventa una curva come le altre, da sfruttare in pieno in funzione del resto del giro, ma resta una sequenza unica".
"Non è il solo che si trova a Spa-Francorchamps, e proprio per questo è importantissimo non sbagliare nulla nei punti chiave per massimizzare la prestazione al primo tentativo in qualifica. Anche perché il giro è particolarmente lungo e doverne abortire uno rischia di farti saltare i calcoli di tempo che hai pianificato”.
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