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Leclerc: "Ho provato la Ferrari 2022 al simulatore"

Il monegasco ha rivelato di aver effettuato il primo test virtuale con la Ferrari a effetto suolo del prossimo anno: "La prima impressione è che siamo davanti a un cambiamento molto grande, ma siamo solo all'inizio". Charles ammette che ci sono dei problemi di visibilità sulle monoposto attuali "...ma non deve essere una scusa per quello che è successo con Pierre". Il ferrarista ha mandato le congratulazioni ad Arrivabene: "Sono felice per lui".

Charles Leclerc, Ferrari

Charles Leclerc, Ferrari

Mark Sutton / Motorsport Images

Non cerca scuse Charles Leclerc. In merito all’errore commesso al primo giro del Gran Premio di Stiria, se ne assume la responsabilità, anche quando gli si fa notare che al volante delle monoposto attuali di Formula 1 la visibilità non è delle migliori.

Leclerc è stato piacevolmente sorpreso dal passo confermato domenica scorsa dalla SF21, ma sottolinea un aspetto non trascurabile, ovvero la necessità di identificare con precisione cosa ha comportato il cambio di passo.

Charles non è entrato nel merito degli obiettivi di questo fine settimana, ma ha confermato di aver provato sul simulatore della Ferrari il primo modello virtuale della monoposto 2022, ricevendone subito una sensazione di grande cambiamento.

C’è poi un futuro più vicino, ed è quello della Sprint Qualifying che debutterà nella tappa successiva di Silverstone, una weekend che Charles aspetta con entusiasmo per verificare sul campo il nuovo format di gara.

Domenica scorsa a cosa avresti potuto puntare senza il contatto al primo giro?
“Non lo so, non mi piace particolarmente rispondere a questo tipo di domande. Avremmo potuto fare molto meglio, un contatto al primo giro rende inevitabilmente la gara in salita, ma nel complesso è stata una buona corsa, un weekend in generale positivo visto il passo molto forte che abbiamo confermato in gara, un ritmo che ci ha permesso di rimontare. Mi sono anche divertito a recuperare posizioni, ma senza l’incidente al primo giro penso che le cose sarebbero andate meglio, questo è certo”.

C’è un problema di visibilità su queste monoposto? Riesci a vedere l’ala anteriore o si va a sensazione?
“La visibilità non è ideale, ma questa non deve essere una scusa. Siamo piloti di Formula 1, guidiamo queste monoposto, quindi dovremmo sapere più o meno quanto è lunga l'auto. La visibilità non è delle migliori ma sicuramente non giustifica quello che è successo”.

Dopo i riscontri arrivati dalla gara del Paul Ricard, quanto è stato un sollievo tornare ad avere un ritmo di gara costante? È stata una sorpresa?
“È stato svolto un grande lavoro tra il Paul Ricard e l'Austria, ma non credo che ci saremmo aspettati un passo così veloce. È stato indubbiamente il risultato del lavoro di squadra completato dopo la Francia, ma non dobbiamo nemmeno farci prendere la mano".

"Al Castellet abbiamo avuto una brutta sorpresa, mentre domenica scorsa una molto buona, ma dobbiamo capire come è arrivato questo risultato. Ci sono alcune cose che pensiamo possano aver contribuito a questo miglioramento, ma non capiamo l'intero quadro. L’obiettivo è confermare la performance con continuità durante tutto l'anno, e dobbiamo cercare di capire perché siamo riusciti a farlo domenica”.

Stai dando delle indicazioni alla squadra sul progetto 2022?
“Al momento è difficile, perché per ora sono solo numeri e previsioni, ma possiamo dare il nostro feedback al simulatore, e in Ferrari ne abbiamo a disposizione uno ottimo che ci permette di provare diverse cose. Da pilota posso dare delle indicazioni, e questo è un aspetto molto, molto importante, ma è che anche presto per dire qualcosa, insieme a Carlos cerchiamo di individuare quali sono le criticità della monoposto attuale con l’obiettivo di risolvere queste problematiche su quella che avremo a disposizione il prossimo anno, anche se in questo caso si tratta di una vettura molto diversa da quella 2021”.

Hai guidato una prima versione dalla monoposto 2022 sul simulatore?
“Sì, ma ripeto, siamo solo all’inizio. Le prime impressioni è che siamo davanti ad un cambiamento molto grande, e credo che tutti i team in questo momento abbiano un punto interrogativo in merito alla direzione dello sviluppo del progetto”.

Nella prossima tappa del Mondiale debutterà il weekend con la Sprint Qualifying. Come vedi questo cambio di format?
“Sono entusiasta. È un cambiamento importante, ma come ho già detto, non deve mettere in ombra la vera gara, che sarà sempre quella in programma domenica. Da parte mia non vedo l'ora di provare questo nuovo format, penso che una verifica sul campo sia un’opportunità per valutare l’idea nel modo migliore, poi potremo giudicare se è realmente un miglioramento oppure no. Ma sono entusiasta di provarlo, avremo a disposizione una seconda partenza che è ovviamente per noi un’opportunità per guadagnare posizioni ma anche un rischio di perderle. Speriamo la prima…”.

Ross Brawn ha dichiarato che i migliori piloti che lottano nella zona centrale della classifica dovrebbero avere più pazienza, facendo intendere anche il tuo contatto con Gasly di domenica scorsa. Sei d'accordo con questa visione, o li reputi episodi che non sono nulla di straordinario?
“Sicuramente ci si ripensa, cercando di capire se avrei potuto fare qualcosa per evitarlo, ma ormai è troppo tardi. Per quanto mi riguarda amo le corse ruota a ruota, anche se nel caso di domenica scorsa è stato… un po' troppo, ma ho parlato con Pierre e ho chiarito tutto”.

Hai scritto ad Arrivabene dopo l’annuncio che lo ha confermato nel ruolo di amministratore delegato della Juventus?
“Gli ho inviato un messaggio per congratularmi, sono felice per lui. Ma non gli ho chiesto biglietti…”.

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