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Leclerc: "Alla Ferrari l'asfalto ancora scivoloso andrebbe bene"

Il monegasco ricorda il GP della Turchia dell'anno scorso quando era in lotta per il secondo posto fino all'ultimo giro e poi ha concluso quarto per un errore e auspica una pista con poco grip come nel 2020: "Per noi sarebbe meglio, ma so che hanno lavato il manto più volte per cui troveremo condizioni diverse". Sulla battaglia per il titolo vede una sfida aperta: "A sentimento direi che la spunta Max, ma Lewis è sempre lì".

Charles Leclerc, Ferrari

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

I gestori del circuito di Istanbul Park hanno lavorato molto per risolvere i problemi di mancanza di grip che hanno condizionato molto il Gran Premio di Turchia di dodici mesi fa. Ovviamente sperano di aver risolto il problema, me c’è un pilota che auspica di scendere in pista domani e ritrovare le stesse condizioni del 2020.

È Charles Leclerc, autore lo scorso anno di un'ottima corsa che lo portò a giocarsi la seconda posizione con Sergio Perez all’ultima staccata prima della bandiera a scacchi. Il ferrarista provò il tutto per tutto, bloccando le gomme e perdendo così anche la terza piazza che andò a Sebastian Vettel.

È acqua passata, ma Leclerc dodici mesi dopo spera ancora che l’asfalto turco possa venire incontro alla Ferrari con un grip molto basso. Charles ha archiviato anche il podio sperato e poi sfumato nel finale dello scorso GP di Russia, e ha confermato di essersi emozionato nel sentire una frase di Piero Ferrari, secondo il quale Leclerc sarebbe piaciuto molto a papà Enzo.

Che ricordi hai ripensando alla scorsa edizione del Gran Premio di Turchia?
“La ricordo come un fine settimana divertente. Il grip in pista era davvero molto basso, ma mentre in tanti si lamentavano a causa di questa situazione, io ero forse l’unico ad essere davvero contento perché eravamo più competitivi del solito, e di fatto stavamo lottando per ottime posizioni. Anche se poi il podio non è arrivato, visto che ho concluso la corsa in quarta posizione, mi sono comunque divertito, e nel complesso è stato un buon weekend per noi, quindi spero che si possa replicare”.

Speri che la pista possa confermarsi molto scivolosa come dodici mesi fa?
“Ho sentito che hanno lavorato sull’asfalto, lavandolo per diverse volte. Vedremo quando scenderemo in pista, ma non penso che sarà così male, però…  sotto sotto spero che possa essere ancora scivolosa, a noi andrebbe bene”.

Passiamo al nuovo motore che hai portato in pista in Russia. È un bel passo avanti?
“È un passo nella giusta direzione, non un punto di svolta. Continueremo a spingere per portare piccoli miglioramenti che stanno funzionando correttamente, come abbiamo fatto nell'ultimo anno crescendo progressivamente, e speriamo che molto presto si possa lottare per le vittorie”.

Piero Ferrari ha affermato che sei un pilota che sarebbe piaciuto a suo padre Enzo. Che ne pensi?
“Beh, è un grande onore sentirlo. Enzo era una leggenda e anche Piero, quindi sentirlo è incredibile. Ma devo restare concentrato sul mio lavoro, continuare a fare ciò che amo fare, ovvero guidare e migliorare. Certo, quando sento queste parole non posso che sorridere”.

Enzo Ferrari era un tipo di persona che ti sarebbe piaciuta come capo?
“Non l'ho mai conosciuto, ovviamente, ma di sicuro era una persona molto stimolante che ha ottenuto davvero tanto nella sua vita. Quindi, avere un capo del genere sarebbe stato probabilmente molto speciale”.

Nei vostri piani avete previsto la possibilità che la pista si confermi ancora scivolosa. Come intendete eventualmente approcciare questo problema?
“Sono quelle situazioni in cui si valuta strada facendo, siamo pronti per affrontare diverse condizioni, indipendentemente dal fatto che il grip si confermi alto o basso. Non credo che sarà inferiore rispetto allo scorso anno, non credo sia possibile, ma siamo comunque pronti e sappiamo cosa fare sulla macchina e come adattare lo stile di guida”.

C’è stato un momento nel Gran Premio di Russia in cui stavi puntando un podio, ma poi non ti sei fermato. Ti sei confrontato con il team dopo la gara?
“Non sono stati momenti piacevoli perché era il risultato che avrei voluto visto che il fine settimana è stato in salita. Ma sono abbastanza bravo nel saper girare pagina e pensare ad altro. Ovviamente ci sono stati molti incontri per capire cosa avremmo potuto fare meglio come squadra in quelle situazioni, ma siamo finalmente in Turchia e speriamo di divertirci questo weekend per dimenticare la Russia”.

È stata una tua decisione, quella di non fermarti, o avresti fatto diversamente con più informazioni o con informazioni diverse?
“Non voglio entrare nei dettagli, penso che sia stata una decisione di squadra, tutti erano d'accordo che fosse la cosa giusta in quel momento”.

Sbilanciati: chi vincerà il titolo Mondiale 2021?
“È una domanda a cui è impossibile rispondere. Lewis e Max sono molto competitivi, è realmente difficile fare un pronostico, e proprio questo aspetto credo sia molto bello per lo sport, per la Formula 1. Vorrei essere lassù a combattere con loro, ma non è ancora così”.

Davvero non hai un nome?
“La mia sensazione è che Max alla fine la spunterà. È stato il più veloce in molte gare rispetto a quanto sia riuscito a fare Lewis in questa stagione, questa è la mia sensazione basata su quanto abbiamo visto finora. Ma Lewis è sempre lì, anche quando non ti aspetti che sia lì, quindi sarà una lotta molto serrata. Ma se seguo i miei sentimenti in questo momento, probabilmente è Max”.

Formula 1 ha recentemente annunciato che il prossimo anno ci saranno probabilmente 7 o 8 sprint qualifying. Condivisi l’ottimismo di Stefano Domenicali in merito al successo ottenuto quest’anno dal nuovo format?
“Sì, personalmente credo che il venerdì con quel format sia molto meglio. Ho detto molte volte che il venerdì non è molto eccitante, FP1, FP2 e FP3 sono un sacco di sessioni per mettere la macchina a posto in vista delle qualifiche. Avere solo un turno di prove libere, per poi passare direttamente alle qualifiche, è un’altra sfida che mi piace. Magari il sabato forse potrebbe aver bisogno di un po' di cambiamenti, ma aspettiamo e vediamo come va”.

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