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La Williams è rimasta senza timone!

Non c'è un team principal che possa firmare il rinnovo del Patto della Concordia. Che succede a Grove?

Cosa sta succedendo alla Williams? La domanda è doverosa, perché nel momento in cui il team in pista mostra segni inequivocabili di miglioramento, la squadra sembra entrata in una sorta di “buco nero” gestionale. Bruno Senna domenica in Malesia ha conquistato i primi otto punti iridati della stagione (che sono già di più di quelli messi nel carniere nel 2011), con Maldonado che è stato costretto al ritiro all'ultimo giro mentre poteva corroborare lo score con un altro punticino. SENZA TEAM PRINCIPAL La soddisfazione sportiva non cancella le turbolenze che investono l'area manageriale della squadra di Grove. L'improvvisa uscita di Adam Parr è solo l'ultimo tassello di un quadro che si sta sfaldando un po' alla volta. In questo momento la Williams è una squadra priva di team principal. E fin qui non ci sarebbe niente di clamoroso. MINISTRO SENZA PORTAFOGLIO Il fatto è che Nick Rose, il manager che prenderà il posto di Adam Parr a partire dal 30 marzo, non ha competenze di Formula 1 (arriva dalla Diageo, la principale società nel mercato degli alcolici a livello mondiale) e avrà l'incarico di presidente non esecutivo. Un ministro senza portafoglio, quindi. DICKIE STANFORD Se il team verrà lasciato momentaneamente nelle mani di Dickie Stanford, manca un referente gestionale. Tutto, infatti, è precipitato nelle ultime settimane. Patrick Head, in rotta con la politica di Adam Parr, si era fatto liquidare le quote della società ed era uscito dal consiglio di amministrazione della Williams Grand Prix Holding il 31 dicembre scorso, per chiudersi nell'esilio dorato della Williams Hybrid Power, la società collegata che si dedica ai sistemi ibridi. LASCIA ANCHE SIR FRANK Il bello è che anche il fondatore Frank Williams ha deciso di passare la mano: il 1 aprile cederà il suo posto nel consiglio di amministrazione alla figlia di Claire. Sir Frank, in qualità di presidente onorario avrà diritto a partecipare all'assemblea dei soci, ma senza poter prendere la parola. L'anziano Frank sta preparando la sua successione, ma non poteva immaginare che Adam Parr sarebbe uscito di scena all'improvviso, dopo che è stato al suo fianco dal 2006 ridisegnando la società che poi è stata quotata in borsa. Anche Claire non ha competenze nel Circus, per cui si sta verificando uno strano... vuoto di potere. IN ROTTA CON BERNIE La Williams è una delle poche squadre che ancora non hanno firmato il nuovo Patto della Concordia. E anche questo è molto strano, perché spesso Bernie Ecclestone ha “usato” la struttura di Grove per scardinare il cartello dei costruttori, ogni volta che c'era il rischio che nascesse un campionato alternativo a quello di F.1. ADAM MAL VISTO Ed è strano che Mister E non abbia un debito di riconoscenza con chi gli è stato spesso al fianco. In realtà Bernie era entrato in profonda rotta di collisione proprio con Adam Parr, uomo di finanza che sperava di ribaltare con le sue idee il modo di concepire la Formula 1. Non è difficile, pertanto, sostenere che il manager inglese abbia pagato lo scontro... frontale con Ecclestone. PATTO DELLA CONCORDIA Ma il bello (anzi il brutto) è che la Williams si trova senza un Team Principal proprio nel momento in cui deve fare delle scelte importanti per il suo futuro. Oggi a Grove non c'è una persona che abbia l'autonomia gestionale per porre la firma al nuovo Patto della Concordia. E per una società quotata in borsa non è certo una situazione accettabile. PROTESTA AZIONISTI Frank Williams, infatti, mantiene il controllo della società con il 40% delle azioni, ma altri investitori sono sul piede di guerra per quanto sta accadendo. Toto Wolff, che detiene il 20% del capitale, gli emiri del Qatar e gli altri azionisti di minoranza si stanno domandando come il team possa uscire da questa impasse pericolosa nella quale il valore del titolo può cadere a picco. CHI C'E' DIETRO LE QUINTE? Sir Frank ha tentato il recupero in extremis di Adam Parr, ma l'operazione non è riuscita, anche perché varrebbe mettersi contro Bernie in modo ostinato e continuativo. Nel Circus si domandano chi si starebbe muovendo dietro alle vicissitudini della Williams? Lo scopriremo più avanti, quando a Grove sarà finita una sorta di resa dei conti...

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