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Pirelli cambia le scelte per Singapore rispetto al 2012

Lo scorso anno portò soft e supersport, quest'anno invece le medie e le supersoft

Dopo due storici circuiti superveloci, Spa e Monza, la Formula 1 lascia l’Europa e si dirige a Est, sull’ultramoderno circuito cittadino di Singapore. Per assecondare la natura stop-start della pista, Pirelli ha scelto di portare il P Zero Red supersoft – lo pneumatico più morbido della gamma – e il P Zero White medium. Il circuito di Marina Bay è unico non solo perchè ospita la sola gara in notturna del Campionato (anche se i Team continuano a seguire gli orari europei), ma anche perchè è la gara più lunga dell’anno, in genere sfiora il limite delle due ore, il che significa che le monoposto partono con il carico di carburante più pesante della stagione. E’ anche una delle gare più umide dell’anno e, statisticamente, è molto elevata la probabilità di safety car. Tutti questi elementi influenzano l’usura e il degrado degli pneumatici, oltre alla strategia. Paul Hembery: "Le gomme che stiamo portando a Singapore rappresentano una scelta diversa rispetto allo scorso anno, dove avevamo optato per le supersoft e le soft. Questo cambiamento deriva dal fatto che le gomme 2013 sono generalmente più morbide, al fine di massimizzare prestazioni e grip. Singapore è una pista piuttosto irregolare, caratteristica tipica dei circuiti cittadini: vi sono ad esempio strisce bianche o tombini che ne compromettono l’aderenza e la trazione. Essendo una gara notturna, le gomme dovranno far fronte ad una serie di parametri inediti, man mano che la temperatura ambientale e di pista evolverà. Le vetture correranno con il carico di carburante più pesante dell’anno, e questo avrà un effetto diretto sul consumo e sul degrado delle gomme. Sarà una gara lunga che darà ai Team l’opportunità di provare alcune strategie interessanti. Siamo stati sempre accolti benissimo a Singapore, che è probabilmente l’evento più spettacolare dell’anno per il pubblico. Il nostro obiettivo è da sempre quello di contribuire a questo show, fornendo pneumatici con il giusto compromesso tra prestazioni e degrado". Jean Alesi: "Non ho mai corso a Singapore, ma ho assistito al Gran Premio di due anni fa. Posso solo descriverlo come uno spettacolo incredibile: quello che gli organizzatori sono riusciti a fare lascia senza fiato. Ed è fantastico anche da guardare in TV. E’ una gara dura per i piloti e per le monoposto, ma forse lo è meno per le gomme: la velocità media non è particolarmente elevata e ci sono molti stop e start con bassa aderenza: tutte condizioni che generalmente non stressano troppo le gomme. Per i piloti invece la questione è diversa: le alte temperature, l’umidità e la lunghezza della gara mettono a dura prova il fisico. Dopo Spa e Monza, due circuiti molto difficili per le gomme sui quali Pirelli ha fatto un lavoro fantastico, ci troviamo ora su un tracciato completamente diverso; sarà interessante vedere che tipo di strategie formuleranno qui le squadre con la combinazione supersoft e medie".

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