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La nuova Ferrari si vedrà fra il 28 e il 30 gennaio

La Rossa migliora in galleria e aumenta il carico aerodinamico. Da Mercedes arriva il motorista Cornebois

La nuova Ferrari si vedrà fra mercoledì 28 gennaio e venerdì 30. Verrà mostrata online, come la F14 T, senza la tradizionale presentazione che in passato ne aveva fatto un evento vero e proprio. Come avevamo anticipato dopo l'incontro al pranzo di Natale, Maurizio Arrivabene non vuole perdere un minuto nel lavoro di sviluppo in galleria del vento (preparare il vernissage sarebbe costato due o tre giorni di stop!). tanto più che il primo telaio dovrà essere spedito a Jerez, dove dal 1 al 4 febbraio, si effettuerà la prima sessione di test invernali collettiva.

Ieri a Maranello c'è stato un importante meeting tecnico con i responsabili dei vari reparti che hanno definito i piani di sviluppo della monoposto che si porta ancora dietro la sigla di progetto 666 in attesa che venga battezzata con un nome effettivo. La sensazione è che alcuni aspetti di progetto della vettura siano in grande evoluzione e non è da escludere che al debutto della stagione europea si possa già vedere una Ferrari con molti cambiamenti rispetto a quella che vedremo in Spagna. Insomma vedremo una Gestione Sportiva molto attiva, rispetto all'immobilismo del 2014...

I dati del simulatore ora sono più positivi: i primi feed back dei collaudatori indicano la nascita di una monoposto più facile da guidare rispetto alla F14 T e più sincera nelle reazioni, segno che sarebbero stati corretti gli errori che hanno pesantemente condizionato il rendimento della Rossa dello scorso anno.

Anche se la base del progetto avviato da Nicholas Tombazis era figlio della F14 T, Simone Resta, nuovo chief designer, ha apportato numerosi cambiamenti al lay out della monoposto che ha abbandonato alcune soluzioni estreme come il serbatoio dell'olio montato nel cambio, tornando a scelte più tradizionali, ma efficaci, mentre non è stata abiurata la sospensione anteriore con il criticato schema pull rod.

Al "ragno", il simulatore che è stato appena sviluppato con un nuovo software, c'è un clima più positivo, perché i dati che emergono è che la nuova Ferrari avrebbe recuperato buona parte del carico aerodinamico mancante l'anno scorso. Fra i tecnici del Cavallino, insomma, c'è un moderato ottimismo per l'innegabile salto di qualità che sarebbe stato fatto. Ovviamente un bilancio lo si potrà fare solo dopo che si sarà vista la macchina reale in pista in Andalusia al confronto con i diretti avversari.

Ma il clima sembra cambiato nella Gestione Sportiva: Maurizio Arrivabene avrebbe portato una ventata di ottimismo che non guasta, ridando valide motivazioni a molti tecnici che erano stati messi in disparte con la gestione Fry-Tombazis. E' come se si fosse tolto un... tappo alla crescita di alcuni ingegneri che ora avranno l'opportunità di far vedere di cosa sono davvero capaci.

Entro fine settimana dovrebbe arrivare a Maranello un motorista di seconda fascia che ha lavorato a Brixworth sulla power unita 106A della Mercedes. Si tratta di Cedric Cornebois, l'uomo della Stella a tre punte specializzato in combustione che potrà dare utili indicazioni sullo sviluppo del 6 cilindri turbo del Cavallino che, finalmente, potrà andare con un'iniezione a 500 bar, mentre lo 059/3 era stato omologato con una soglia molto più bassa (si dice 350 bar) per non compromettere l'affidabilità di alcune parti.

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