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La Mercedes non vuole essere messa al margine

I tedeschi non accettano i paletti del nuovo Patto della Concordia e minaccia delle azioni

La domanda che molti si stanno ponendo nel Circus è come mai la Mercedes, a differenza degli altri top team della Formula 1, non abbia ancora siglato il nuovo Patto della Concordia. Bernie Ecclestone non ha mai ufficializzato l'elenco delle squadre che hanno già raggiunto un'intesa con Mister E, limitandosi a parlare molto generalmente di maggioranza, ma non è difficile risalire ad una lista attendibile che comprende Ferrari, Red Bull, McLaren, Lotus, Force India, Sauber and Toro Rosso. Attualmente sarebbero fuori gioco Williams, Caterham, Marussia, HRT e appunto Mercedes. Se si può capire l'atteggiamento dei team più piccoli poco propensi ad accettare una riduzione dei compensi, è interessante cercare di capire qual è la posizione del costruttore tedesco. Si dice che i vertici della Stella a tre punte siano molto irritati per la piega che la Formula 1 sta prendendo negli ultimi giorni e non è escluso che riconsiderino la loro presenza in futuro nel Circus. La Mercedes non è stata coinvolta nella nuova società, la Delta Copco, che verrà capitalizzata alla Borsa di Singapore entro un anno, dove dovrebbero entrare Ferrari e Red Bull Racing al fianco del fonco che gestisce il Circus che è diretto da Mister E. A indispettire i tedeschi ci si mettono anche i codicilli che dovrebbero definire il nuovo Patto della Concordia che Ecclestone vuole sottoscrivere con le squadre per il 2014. I team stanno ridiscutendo la divisione della torta dei proventi televisivi e alcune prese di posizione di Bernie non sono piaciute affatto. In ballo ci sono sostanziosi bonus finanziari che andrebbero ai team che hanno vinto almeno un mondiale costruttori dal 2000, ma che nello stesso periodo non abbiano cambiato nome. Insomma nella lista figurerebbe a buon diritto anche la Brawn Gp, ma con la seconda clausola la Casa della stella a tre punte non prenderebbe il becco di un quattrino. La sensazione della Mercedes, insomma, è che la tavola di Ecclestone sia stata apparecchiata per gli appetiti di Ferrari e Red Bull Racing. Qualcuno a Stoccarda starebbe addirittura valutando se non valga la pena fare ricorso alla Corte Europea per sostenere un presunto abuso di figura dominante su quello che dovrebbe essere un mercato aperto. E anche questa volta l'intreccio fre le questioni tecniche (non si placano le accuse della Red Bull all'F-duct delle frecce d'argento, così come i lamenti dei tedeschi nei confronti dei tagli dei cilindri nel motore Renault della RB8) e politiche potrebbero portare ad una situazione esplosiva nel paddock...

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