La Marussia sarà l'Araba Fenice del Circus?

Mors tua, vita mea. La Formula 1 torna all'epoca dei gladiatori con la Force India che nega alla Marussia di partecipare al mondiale 2015 con la macchina dello scorso anno, ma aggiornata solo nel musetto. Il vice team principal, Bob Fernley, ha posto il veto ieri nel Technical Working Group ritenendo che non ci sono le condizioni giuste per il recupero del team.

La squadra di Silverstone, quindi, ha messo i bastoni fra le ruote al team di Banbury che aveva trovato un finanziatore disposto a rilanciarlo: Justin King, ex amministratore delegato di J Sainsbury, la società che possiede una delle principali catene di supermercati britannici, si è visto bloccare l'accesso al Circus dopo una lunga trattativa con John Booth e Graeme Lowdon, le menti della Manor GP, il nome con cui la FIA aveva accettato l'iscizione al mondiale 2015 della Marussia.

La Force India, come del resto Sauber e Lotus sperano di mettere le mani sui soldi che la FOM avrebbe dovuto elargire a fine febbraio alla squadra di Banbury.

A dispetto di quanto si va scrivendo sulla stampa in queste ore, il tentativo non è ancora morto definitivamente: la Manor GP, infatti, potrebbe saltare le prime tre gare della stagione 2015, per presentarsi in Bahrein con la monoposto aggiornata in grado di montare la nuova power unit Ferrari. Il regolamento, infatti, concede che un concorrente possa mancare al massimo in tre appuntamenti iridati senza avere delle conseguenze.

Va ricordato che in dicembre era stato mostrato (l'interessante) modellino in scala della Marussia 2015 che era stato sviluppato in galleria del vento. Da un punto di vista puramente tecnico l'operazione non sarebbe impossibile: resta da vedere se Justin King vorrà andare avanti lo stesso, visto che nel business plan della squadra c'erano i 30 milioni che spettavano alla Marussia per il nono posto conseguito nel mondiale costruttori 2014, grazie al punticino meritato da Jules Bianchi al Gp di  Monaco.

E magari senza quel contributo non ne vorrà più fare niente, aspettando piuttosto che vada in coma un'altra delle squadre sofferenti, visto che il figlio di Justin King. Jordan che correrà con Racing Engineering in GP2 per preparare il futuro salto nel Circus. E se questo magnate non dovesse trovare un posto adatto nel Circus al figlio, è disposto a comprarsi l'intero team...