La Lotus proverà un muso più tradizionale
Chester dovrà rinunciare nel 2015 al tricheco asimmetrico e farà delle prove già quest'anno
Alla fine, probabilmente, aveva ragione l'ingegner Enrique Scalabroni che alla presentazione della Lotus E22 aveva pronosticato dei problemi di inserimento in curva per il muso a tricheco: "In imbardata genererà un forte sottosterzo - aveva detto il tecnico argentino - che renderà instabile la vettura nei rapidi cambi di direzione. Le due piastre del muso sono molto lunghe e creeranno un momento alto: il pilota, quindi, sentirà una strana reazione quando andrà girare lo sterzo per l'effetto della "pinna" disegnata dai piloni...".
A giudicare dai frequenti fuori pista di Pastor Maldonado e Romain Grosjean, la questione resta aperta, nonostante la difesa d'ufficio da parte del direttore tecnico Nick Chester che ha difeso la sua trovata. Il fatto è che con il cambio delle regole 2015 in materia di musi, la soluzione della Lotus non sarà più utilizzabile come OmniCorse.it aveva anticipato...
“Con le nuove norme che disciplinano le strutture dei musi sarebbe molto difficile mantenere il nostro attuale muso - ha ammesso Chester - Sarà più semplice disegnare una soluzione più convenzionale in quanto sarà più facile passare i crash test”.
E non dovrà sorprendere, quindi, se la Lotus potrebbe provare un muso diverso già nelle libere del venerdì di qualche Gp di quest'anno e poi non è detto che se i dati dovessero essere positivi che non venga accantonato il tanto discusso tricheco asimmetrico.
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