La Ferrari ha cambiato il software del simulatore
Il "ragno" di Maranello è stato adeguato con il programma dell'inglese rFpro che usa la McLaren
La Ferrari non ha cambiato il simulatore, ma ha adeguato il “ragno” di Maranello con un nuovo software sviluppato dall’inglese rFpro, un’azienda specializzata in programmi di realtà virtuale.
L’adeguamento è avvenuto coraggiosamente nel corso della stagione, per cercare di non creare ritardi nella ricerca della nuova 666, la monoposto 2015 di James Allison. Chris Hoyle, responsabile tecnico della rFpro, ha ammesso: "La decisione di modificare il software operativo a campionato mondiale in corso evidenzia quale sia la portata del miglioramento che garantiamo con il nuovo software".
Un grosso salto di qualità è stato ottenuto nel livello di riproduzione del tracciato, chiamato TerrainServer: "Il modello di circuito coglie con precisione ogni asperità dell’asfalto e garantisce che il nostro modello di veicolo possa disporre della stessa superficie stradale della monoposto reale - racconta Giacomo Tortora, responsabile della dinamica del veicolo della Ferrari - migliorando le sensazione di guida del pilota e la raccolta di dati più affidabili. Inoltre, il nuovo software riduce i tempi di aggiornamento a un solo fotogramma di latenza rispetto al nostro modello di veicolo e di proiezione".
Il software rFpro è in uso anche alla McLaren: la squadra di Woking, proprio a Sochi ha dimostrato di avere il miglior sistema di simulazione, portando le due MP4-29 a piazzamenti davanti alla Ferrari di Fernando Alonso.
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