F1 | La Ferrari è attrezzata per essere competitiva nello sviluppo
La Scuderia è autorevolmente in testa alle due classifiche mondiale (piloti e Costruttori): a Maranello sono convinti di portare la sfida con la Red Bull fino alla fine del campionato. Binotto, team principal Ferrari, non teme lo sviluppo: "Ora siamo più attrezzati rispetto al 2017 e 2018: le persone sono cresciute, ma soprattutto abbiamo migliorato i nostri strumenti di progettazione".
Charles Leclerc, Ferrari F1-75
Carl Bingham / Motorsport Images
La Ferrari guarda avanti con fiducia: la Scuderia è in testa al mondiale piloti con Charles Leclerc con 12 punti di vantaggio sul compagno di squadra Carlos Sainz e 20 su Max Verstappen, mentre nel Costruttori il team di Maranello giganteggia con 78 punti, 40 in più della Mercedes e 41 della Red Bull.
La F1-75 è una monoposto che non ha mostrato gravi difetti nei primi due GP per cui dovrebbe confermarsi competitiva anche in Australia, in attesa che il Circus faccia il suo debutto in Europa a Imola con il GP dell’Emilia Romagna, quando le squadre cominceranno a portare i primi pacchetti di sviluppo importanti, tenendo conto dei vincoli dettati dal Budget Cap.
Mattia Binotto, Team Principal Ferrari
Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images
“Melbourne è una pista ancora diversa dalle ultime due – ha spiegato Binotto - . È una pista che è stata modificata rispetto all’ultima volta che siamo andati in Australia, per cui sarà un po’ una novità per tutti. Noi siamo fiduciosi perché abbiamo visto che la nostra macchina a Barcellona, Bahrain e Jeddah si è adattata bene, per cui speriamo di essere ancora una volta competitivi”.
La Ferrari è nata bene, ma la storia ci ha insegnato che la squadra di Maranello si è persa negli anni scorsi per l’incapacità di reggere lo sviluppo con gli avversari. Basta guardare cosa è successo nel 2017 e 2018 quando la rossa era in lizza per il titolo…
“Beh, questa è una squadra che si è consolidata ed è cresciuta in esperienza. Nel 2017 ero appena stato promosso direttore tecnico – prosegue Binotto - e così come me altri giovani ragazzi erano stati promossi in nuovi ruoli”.
“Questi ingegneri si sono fatti le ossa e credo che come squadra nel complesso siamo cresciuti non solo come persone, ma anche nei nostri strumenti di progettazione e di sviluppo. Penso al simulatore e alla galleria del vento e alla parte di simulazione CFD e quant’altro. Ora siamo più attrezzati rispetto al passato”.
Ferrari F1-75: confronto fra le due ali posteriori
Photo by: Uncredited
Il Reparto Corse, quindi, è pronto a reggere fino alla fine la sfida iridata con Red Bull e, eventualmente, con Mercedes?
“La F1-75 ne è una dimostrazione perché è il frutto delle persone che ci lavorano e degli strumenti che utilizzano. Rispetto alle stagioni precedenti siamo più pronti per fare un lavoro migliore. Poi, certo, c’è il Budget Cap che prima non c’era e sul quale dovremo stare attenti”.
Il gruppo di lavoro di Binotto non è cambiato, le persone sono le stesse che hanno fatto flop con la disastrosa SF1000, ma bisogna ammettere che in mezzo c’era stato quello sciagurato “accordo segreto” con la FIA che aveva tarpato le ali alla Ferrari.
Charles Leclerc, Ferrari, 2a posizione, festeggia sul podio
Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images
Enrico Cardile e David Sanchez per la parte telaio e Enrico Gualtieri e Wolf Zimmerman per la parte motore, hanno avuto il tempo di studiare la F1-75 interpretando il regolamento delle monoposto a effetto suolo nel modo più appropriato. La rossa non mostra difetti importanti e può ritardare l’introduzione degli sviluppi che sono pronti, perché la vettura ha ancora del potenziale da esprimere nella conoscenza delle sue qualità.
Ferrari F1-75, dettaglio delle fiancate scavate
Photo by: Erik Junius
Le pance scavate permettono di compensare con il carico generato dalla parte superiore delle fiancate l’esigenza di mantenere la F1-75 leggermente più alta da terra della Red Bull per evitare il fenomeno del porpoising che ha colpito certamente meno la Ferrari di tante altre squadre.
Ma la rossa così riesce ad avere un comportamento più equilibrato che permette un buon sfruttamento delle gomme ribassate Pirelli che avranno un ruolo determinante quando il caldo, quello vero, condizionerà i prossimi appuntamenti del mondiale.
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