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F1 | Jeddah: Hamilton in pole, Bottas secondo e Verstappen sbatte

Due Mercedes hanno conquistato la prima fila nelle qualifiche del GP dell'Arabia Saudita: Hamilton conquista la quinta pole stagionale davanti all'ottimo Bottas, mentre Verstappen è solo terzo perché sbatte nell'ultimo run mentre era oltre tre decimi più veloce di Lewis. Stupisce Leclerc che porta la Ferrari al quarto posto davanti a Perez e Gasly. Sainz è solo 15esimo dopo aver sbattuto in Q2: gli è andata bene e va bene così...

Lewis Hamilton, Mercedes W12

Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images

Operazione compiuta: la Mercedes ha conquistato la prima fila con le due W12 davanti a tutti nelle qualifiche del GP dell'Arabia Saudita. Toto Wolff centra l'obiettivo che si era prefisso con la 103esima pole position di Lewis Hamilton che ha siglato il record della pista in uno strepitoso 1'27"511 con le gomme soft. Al suo fianco ci sarà il fedele Valtteri Bottas che è arrivato a soli 111 millesimi dall'epta-campione. Il finlandese è stato perfetto perché non si è disunito quando dopo la FP3 hanno dovuto sostituirgli il motore per una perdita di benzina. Il nordico ha usato un propulsore vecchio nella disponibilità della Mercedes e non ha sfigurato, perché anche Valtteri aveva a disposizione la mappatura con la massima potenza utilizzabile, proprio come il suo capitano.

Hamilton piazza la quinta partenza al palo della stagione, ma deve ringraziare il clamoroso errore di Max Verstappen nell'ultimo run, perché anche il super-motore del Brasile non gli sarebbe bastato per contenere la veemenza dell'olandese con la Red Bull RB16B. La potenza che aveva messo le ali a Hamilton a Interlagos non ha fatto la stessa differenza a Jeddah, dove l'assetto più scarico di Max gli stava per giocare un brutto scherzo.

Verstappen aveva siglato intertempi straordinari nel T1 (31"900) e nel T2 (27"848) che gli avevano concesso un vantaggio di oltre tre decimi sul tempo della pole di Lewis e Max ha rovinato tutto all'ultima curva andando a sbattere contro le barriere all'esterno. In realtà le protezioni le aveva già sfiorate (e gli era andata bene), ma dopo un piccolo bloccaggio in frenata all'ultima staccata ha commesso un errore che potrebbe avere un grande impatto sulla stagione.

Max è terzo in griglia con un distacco di 142 millesimi, ma c'è il fondato rischio che nell'urto possa aver danneggiato il cambio e se fosse costretto a sostituire la trasmissione sarebbe costretto a pagare l'ennesima penalità con cinque posizioni in griglia. Verstappen, l'impassibile, ha commesso un errore grave: ha voluto esagerare quando aveva una pole già in tasca.

La Red Bull deve rivedere i piani che aveva preparato, visto che le Mercedes saranno davanti e Sergio Perez è solo quinto, preceduto dalla Ferrari di Charles Leclerc. Le frecce nere, inoltre, nei long run hanno mostrato un passo decisamente migliore, per cui toccherà a Max recuperare all'errore commesso.

Leclerc in seconda fila è una sorpresa gradita: il monegasco aveva promesso che avrebbe ripagato la squadra dopo il super lavoro a cui ha costretto la squadra con il crash di ieri. Il team ha fatto un lavoro eccezionale e Charles ha ripagato la Scuderia con un giro fantastico che lo ha portato davanti a Sergio Perez e a Pierre Gasly. La rossa ha mostrato un buon passo gara, per cui Charles dovrà tenersi fuori dai guai nei primi giri e potrà togliersi qualche sassolino dalle scarpe...

I due piloti con il motore Honda sono separati di appena 2 millesimi di secondo e c'è voluto un colpo di reni per tenere a bada Lando Norris, settimo con la McLaren.

Positiva la prestazione di Yuki Tsunoda con la AT02 capace di stare in Q3 con un'ottava piazza più che onorevole. Chiude la top 10 Esteban Ocon con l'Alpine davanti ad Antonio Giovinazzi straordinario con l'Alfa Romeo.

Il pugliese ha strisciato il muro alla fine della Q2 e ha dovuto essere abbottonato in Q3 altrimenti avrebbe potuto puntare anche più in alto: l'italiano ha dato l'ennesima dimostrazione di avere il talento per meritare la F1.Speriamo che possa conquistare punti importanti per lasciare il Curcus a testa alta.

Non entra in Q3 Daniel Ricciardo con la McLaren che è solo 11esimo davanti a Kimi Raikkonen che nell'ultimo run subisce una toccata involontaria da parte di Valtteri Bottas che era nel giro di rientro: paura per Kimi che ha rischiato di andare a muro e se l'è cavata con un 12esimo posto.

Non ha trovato il passo Fernando Alonso con l'Alpine: lo spagnolo ha sentito alitare sul collo George Russell che ha provato a cercare il tempo con le soft, ma non gli è bastato per puntare alla Q3, ma il 14esimo posto è il massimo che poteva sperare.

Carlos Sainz è solo 15esimo: lo spagnolo nel primo run ha perso la Ferrari e si è intraversato sul cordolo della curva 9 ed è andato a lambire le protezioni con l'ala posteriore: la paratia laterale si è piegata e l'aerodinamica era compromessa, ma il madrileno ci ha provato a ripetere un giro con le medie, ma quando è arrivato allo stesso punto ha fatto un altro traversone che lo ha consigliato a lasciar perdere, perché la rossa non voleva saperne di andare dritta. E' andata bene così...

Non esce dalla Q1 Nicholas Latifi con la Williams: il canadese è 16esimo davanti alle due Aston Martin che non gradiscono la pista di Jeddah. Sebastian Vettel di mestiere agguanta la 17esima posizione davanti al compagno di squadra Lance Stroll.

L'ultima fila non sfugge alle due Haas: Mick Schumacher è riuscito a chiudere il suo giro e ha concluso con un distacco di 1"4 dal miglior tempo della Q1, mentre Nikita Mazepin non ha completato il suo run finendo nel traffico e si è beccato un secondo dal tedesco compagno di squadra. Peccato perché altrimenti avremmo visto una delle griglie più corte della storia della F1...

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