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Isola: "Non sono preoccupato per le gomme 2021"

Il responsabile quattro ruote di Pirelli Motorsport replica alle accuse di Lewis Hamilton che ha criticato le gomme 2021 provate nelle prove libere del GP del Bahrain. "I piloti da due anni guidano con gli stessi pneumatici per cui non mi sorprende che sentano delle differenze con i nuovi prodotti. Ci vorrà un po' di tempo per ottimizzare le vetture alle nuove specifiche, ma sono sicuro che i tecnici con i dati raccolti in pista sapranno fare un buon lavoro".

Lewis Hamilton, Mercedes F1 W11

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

La sparata di Lewis Hamilton non è stata leggera nei confronti delle gomme Pirelli 2021. Il sette volte campione del mondo senza troppi giri di parole ha detto che i tecnici della Casa milanese potevano fare un lavoro migliore, paventando che sarebbe meglio restare anche l’anno prossimo con gli pneumatici 2020…

"Sto facendo del mio meglio per non dire nulla! Purtroppo negli ultimi due anni abbiamo avuto le stesse gomme. Alla fine del 2019 hanno portato delle gomme nuove, come fanno normalmente, ma erano andate un pochino peggio ed è stato deciso di confermare le stesse dello scorso anno - ha detto Hamilton - Hanno avuto due anni per sviluppare una gomma migliore e sono arrivati con una che pesa tre chili in più ed è circa un secondo più lenta al giro”.

"Non mi sono sentito per niente bene ed è una preoccupazione. Voglio dire, se questo è tutto quello che hanno ed è il meglio che possono fare, allora è chiaro che è meglio restare con gli pneumatici attuali".

Dopo le parole dure di Hamilton abbiamo voluto sentire il parere di Mario Isola, responsabile quattro ruote di Pirelli Motorsport. Il manager lombardo è a casa con il virus, ma non si è tirato indietro a fare il punto della situazione in maniera molto serena…

“Ho sentito le dichiarazioni di Lewis, ma devo dire che la cosa non mi preoccupa molto. Quando si introduce un pneumatico nuovo ci vuole il tempo per adeguare la monoposto alle caratteristiche del pneumatico. E devo ammettere che non è facile trovare il giusto equilibrio mentre si è impegnati in un weekend di gara”.

Non preoccupa, quindi, il fatto che Lewis auspichi di restare anche l’anno prossimo alle gomme 2020?
“Questi pneumatici sono stati omologati dalla FIA il 1 novembre – prosegue Isola – e le squadre avranno modo di provarle ancora ad Abu Dhabi. Sapevamo che la nuova costruzione e il diverso disegno dell’anteriore avrebbero favorito un po’ di sottosterzo, ma bisogna avere il tempo necessario per lavorarci. Certo l’ideale sarebbe stato poter permettere alle squadre di lavorare con calma sul set-up, ma con l’emergenza Covid non è stato possibile effettuare dei test”.

La Mercedes oggi gode di una netta superiorità tecnica, cambiare le gomme significa in parte modificare un parametro che può influire sulle prestazioni: era lecito aspettarsi una certa ritrosia verso il nuovo prodotto dal campione del mondo?
“Era importante che le squadre potessero lavorare per raccogliere dei dati sulle gomme. Non abbiamo stravolto i prodotti perché nel posteriore abbiamo cambiato solo la costruzione per non modificare l’impatto aerodinamico del pneumatico, mentre nell’anteriore c’è anche un profilo dal disegno leggermente diverso”.

Il fianco è un po’ più panciuto…
“Di poco, e sono convinto che lavorando si potrà recuperare anche un po’ di prestazione. Noi ci siamo focalizzati per ridurre le pressioni di gonfiaggio: 1,5 PSI sull’anteriore e 0,5 PSI sul posteriore. Abbiamo puntato a gomme più solide e resistenti senza stravolgere gli altri contenuti perché le mescole sono rimaste le stesse. Ci vorrà solo un po’ di tempo per ritrovare il bilanciamento, ma non sono preoccupato”.

Il test nelle libere non doveva essere vincolato alla prima mezz’ora della seconda sessione di prove libere?
“Siamo intervenuti per cambiare il regolamento prima del GP del Bahrain proprio per andare incontro alle esigenze delle squadre che hanno avuto a disposizione due treni per pilota da usare liberamente nelle due sessioni. Non abbiamo dettato i run plane, lasciando la piena libertà ai team. Certo ci siamo trovati con poco grip, tant’è che non c’è stata molta evoluzione della pista fra le FP1 e le FP2. Prima di esprimere dei giudizi voglio vedere i dati e scambiare qualche opinione con i tecnici delle squadre dopo che avranno analizzato le informazioni raccolte oggi. Sono fiducioso che si possa migliorare la situazione, anche perché i piloti si sono ormai abituati a gomme che sono le stesse da due anni”.

Insomma non c’è alcuna possibilità che anche le gomme 2021 possano essere rimandate al mittente come era successo l’anno scorso…
“Avevamo rinunciato per la semplice ragione che gli pneumatici proposti alla fine dello scorso anno avrebbero richiesto diversi parametri aerodinamici con un’impennata dei costi che abbiamo voluto evitare. Ora la situazione è diversa: già nei test di Abu Dhabi la situazione sarà migliore perché le squadre potranno ottimizzare le vetture sfruttando le informazioni che hanno raccolto in Bahrain”.

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