Motivato e pragmatico: sono questi i due atteggiamenti con cui
Fernando Alonso si è presentato oggi davanti ai microfoni della conferenza stampa di
Interlagos, dove questo fine settimana si giocherà la possibilità di diventare campione del mondo per la terza volta con
Sebastian Vettel.
Il ferrarista è arrivato in Brasile con 13 punti da recuperare sul rivale della
Red Bull, quindi sa che la situazione è più nelle mani dell'avversario che nelle sue. Per questo ha detto di essersi dato come obiettivo un piazzamento a podio, ovvero l'unico risultato che gli consentirà di totalizzare più di 13 punti, aggiungendo che i conti poi si faranno solo alla fine. Il concetto su cui ha spinto di più però è che lui e la
Ferrari non hanno nulla da perdere.
"
Abbiamo bisogno di salire almeno sul podio per fare minimo 15 punti e solo quando avremo tagliato la linea del traguardo penseremo a cosa avrà fatto Seb e trarremo le conclusioni. La nostra priorità è salire sul podio, perchè è l'unico risultato che ci consentirà di marcare più di 13 punti, poi guarderemo al risultato della Red Bull. Non dipende da noi, non abbiamo molto da perdere. Anzi, noi possiamo solo vincere qualcosa. Se vincerà lui, ci riproveremo il prossimo anno".
E poi ha proseguito provando a mettere pressione all'avversario e dicendo di non sentirla particolarmente in questa occasione: "
In queste situazione c'è sempre un po' di pressione, ma in questo caso è minore rispetto al passato. E' sempre maggiore per chi guida la classifica, noi invece non abbiamo nulla da perdere. Siamo secondi in classifica e nelle ultime due gare ci siamo qualificati settimi, quindi è difficile recuperare 13 punti. Se le cose andranno in maniera normale, credo che finiremo secondi. Deve succedere qualcosa di speciale per farci vincere".
Come aveva già detto qualche giorno fa ad Austin, non si aspetta miracoli a San Paolo e sa che la
F2012 sarà ancora in difficoltà rispetto a
Red Bull e McLaren: "
Non ci sono magie che possono rendere la vettura migliore in cinque giorni: in qualifica eravamo settimi ad Abu Dhabi e noni ad Austin. Possiamo solo sperare di riuscire a fare un lavoro migliore qui".
Di una cosa però
Fernando è sembrato piuttosto certo: questa non sarà la sua ultima chance per vincere il Mondiale. E il suo ragionamento sembra non fare una grinza: "
Ho 31 anni e sento che avrò ancora delle possibilità. Resterò alla Ferrari per altri quattro o cinque anni, quindi questo dovrebbe garantirmi la possibilità di continuare a lottare per il titolo. Sono tre anni che sono alla Ferrari e per due volte siamo arrivati a giocarci il campionato all'ultima gara. Non abbiamo mai dominato, ma siamo sempre stati in lotta, quindi credo che anche in futuro ci saranno altre chance".
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