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Incredibile: la power unit Honda di Verstappen torna in pista

Il motore numero 2 incidentato nel crash con Lewis Hamilton durante il primo giro del GP di Gran Bretagna ha superato tutti i test che sono stati svolti dalla Honda a Sakura. L'unità è ora a disposizione del team Red Bull che la monterà nelle prove libere sulla RB16 di Max. Considerata la portata dell'incidente si tratta di un mezzo miracolo. L'alternativa per la gara magiara è il ritorno al propulsore 1.

Incidente tra Max Verstappen, Red Bull Racing e Lewis Hamilton, Mercedes

La power unit Honda montata sulla Red Bulla RB16B di Max Verstappen incidentata due settimane fa a Silverstone è salva. L’indiscrezione arriva dai box dell’Hungaroring, dove il motore numero 2 è giunto ed è a disposizione del team Red Bull. L'unità sarà probabilmente utilizzata venerdì nella prima sessione di prove libere del GP di Ungheria per un’ultima verifica in pista.

Dopo il crash avvenuto nel Gran Premio di Gran Bretagna,la power unit completa è stata spedita in Giappone per un’analisi completa avvenuta nel centro ricerche Honda di Sakura. Non c’era grande ottimismo tra i tecnici giapponesi dopo i 51G rimediati nell’impatto alla Copse, ma il verdetto degli ingegneri è stato positivo.

La power unit è così tornata in Europa e sarà a disposizione di Verstappen il prossimo weekend.

L’Hungaroring è una delle piste sulle quali la variabile motore è meno significativa e sin da quando esiste il limite dei tre motori per pilota a campionato è stata oggetto di rotazioni, opportunità che è stata utilizzata dalle squadre per montare in macchina la prima power unit stagionale.

Questa possibilità resta il piano B della Red Bull qualora durante le prove di venerdì dovessero manifestarsi problemi imprevisti. L’opportunità di utilizzare power unit con maggior chilometraggio senza grandi ripercussioni sulla performance, sarà utilizzata anche da altre squadre per non affaticare troppo il motore numero 2 in vista dalle tappa di Spa.

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