Il segreto Mercedes? E' un anno avanti a tutti
La squadra di Brackley dà una grande dimostrazione di superiorità nel torrido GP di Spagna: la Mercedes cancella i problemi di gomma che l'aveva penalizzata a Silverstone e mostra qual è il suo potenziale con Lewis Hamilton. Solo Verstappen riesce a evitare il doppiaggio oltre alle frecce nere, ma per sperare di battere le W11 deve sperare in un qualcosa di anomalo o di miracoloso tant'è la supremazia della Stella. Delude Bottas solo terzo dopo un via stentato.
Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images
Quando lo si mette in dubbio, Lewis Hamilton dà il meglio di sé. Quando la si mette in dubbio, la Mercedes dà il meglio di sé. Sette giorni dopo la sconfitta di Silverstone, il tandem campione del Mondo ha mostrato un potenziale inarrivabile, dominando dall’alto di una superiorità assoluta che si riassume anche nelle cifre.
Solo un eroico Max Verstappen si è salvato dal doppiaggio, mentre il resto del gruppo (chi prima e chi dopo) si è visto sventolare davanti le bandiere blu, segnale inequivocabile che alle spalle stava arrivando un tandem di un’altra categoria.
È uno show già visto molte volte negli ultimi sei anni, ma che stupisce sempre, perché quando sembra che possa esserci una crepa nel mosaico perfetto costruito nella sede di Brackley, ecco che puntualmente arriva la risposta.
A Silverstone le due W11 avevano manifestato problemi nella gestione delle gomme, sette giorni dopo, come confermato dallo stesso Hamilton dopo la gara, i riscontri sono stati ben diversi, nonostante le alte temperature che erano molto temute alla vigilia del weekend.
“Abbiamo capito cosa è accaduto lo scorso fine settimana, ed oggi avremmo potuto anche completare la corsa con una sola sosta”. La forza di questa ‘macchina da guerra’ è la capacità di reazione, immediata e sempre a segno.
È vero che, quando un’anomalia si verifica su un progetto perfetto, è più facile fare quadrato e isolare il problema, ma non è scontato che un team ci riesca sempre, e normalmente in tempi così brevi.
“Sono un anno avanti”, ha commentato ‘off-record’ un addetto ai lavori, e la misura del vantaggio Mercedes è probabilmente questa, con una sola eccezione, ovvero Verstappen.
La Formula 1 deve molto all’olandese, perché oggi il tandem Max-Red Bull è l’unica speranza per chi non ama assistere a lunghe processioni degli ex-grigi.
Dopo sole sei gare la classifica Mondiale fotografa una situazione difficile da prevedere alla vigilia della stagione anche per il più incallito dei fans della Mercedes. 132 punti per Hamilton, 95 per Verstappen, 89 per Bottas e 45 per Leclerc.
Max, secondo in pista e nel Mondiale, ormai è specializzato nel cogliere occasioni, è oggi la chance è arrivata dalla partenza al ralenty di Valtteri Bottas, che ha visto svanire in pochi secondi le possibilità di impensierire il suo compagno di squadra.
Il finlandese si è complicato la vita parecchio, regalando anche momenti di celebrità a Lance Stroll, capace di bruciarlo alla staccata di curva-1. In qualifica Bottas è un avversario degno di Hamilton, sul giro secco Valtteri è sul livello del compagno di squadra, ma la domenica la tensione non sempre è gestita al meglio, e basta una sbavatura per offrire il fianco ad un cecchino implacabile come Lewis.
“È da tanto tempo che non ero concentrato come oggi”, ha sottolineato Hamilton, che fa sempre più paura per la sicurezza che non fa certo molto per nascondere.
Sullo sfondo diventano sempre più nitidi i record destinati a crollare nel prossimo autunno, roba grossa, come grossa è la superiorità emersa oggi a Barcellona, pista che non mente, se si tratta di giudicare un pacchetto tecnico.
C’è chi spera nella mappa unica tra qualifica e gara che si dovrà utilizzare dal Gran Premio del Belgio, ma chi ci spera di più in un indebolimento della Mercedes (Max Verstappen) è anche il primo a confermare di non farsi troppe illusioni.
Arriveranno altri successi per la Red Bull e l’olandese, ma serviranno circostanze e performance eccezionali, come caldo torrido, pioggia improvvisa, rotture, incidenti o diavolerie del genere. Perché in un contesto normale, almeno per questa stagione, non c’è storia.
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