Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera

F1 | Il programma di Jeddah prosegue nonostante l'attentato

Nonostante l'attacco missilistico avvenuto ad un impianto Aramco situato a pochi chilometri dal tracciato di Jeddah, gli organizzatori del GP hanno garantito che il programma del weekend proseguirà regolarmente.

Le fiamme causate dall'attacco missilistico

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

Poco dopo l’inizio della prima sessione di prove libere del GP di Jeddah si è vista nel cielo una colonna di fumo nero frutto di una esplosione avvenuta in un impianto petrolifero della Aramco situato poco distante dall’aeroporto internazionale della città araba ed a 20 Km dal circuito dove questo weekend è previsto il secondo appuntamento del campionato di F1.

Inizialmente non erano note le cause dell’esplosione, ma col passare del tempo è stato reso noto come l’incendio fosse stato provocato da un attacco missilistico portato a segno da parte degli Houthi, i ribelli yemeniti.

Leggi anche:

Poco prima dell’inizio delle FP2 – partite con 15 minuti di ritardo –  si è tenuta una riunione d’emergenza tra l’amministratore delegato della F1, Stefano Domenicali, i piloti ed i team principal per capire se l’evento di Jeddah sarebbe proseguito regolarmente o meno.

Un comunicato ufficiale è stato rilasciato poco dopo la fine della riunione: "La Formula 1 è stata in stretto contatto con le autorità competenti a seguito della situazione che ha avuto luogo oggi. Le autorità hanno confermato che l'evento può continuare come previsto e rimarremo in stretto contatto con loro e tutte le squadre e monitoreremo attentamente la situazione".

Le fiamme causate dall'attacco missilistico

Le fiamme causate dall'attacco missilistico

Photo by: Sam Bloxham / Motorsport Images

Gunther Steiner è stato tra i pochi team principal a parlare dopo la riunione ai microfoni di Servus TV: “Ci è stato garantito che è assolutamente sicuro correre qui. Dopo le FP2 avremo un altro incontro. Personalmente mi sento al sicuro, altrimenti non sarei qui”.

Domenicali ha promesso di tenere aggiornati team e piloti su qualsiasi sviluppo, mentre pochi minuti fa la Saudi Motorsport Company ha rilasciato un comunicato nel quale ha garantito la sicurezza dei partecipanti ed assicurato che il programma del weekend proseguirà come previsto.

“Siamo consapevoli dell’attacco avvenuto nell’impianto petrolifero della Aramco nel primo pomeriggio. Gli organizzatori della gara sono in contatto diretto con le autorità di sicurezza saudite, così come la F1 e la FIA, per assicurare che tutte le misure di necessarie continuino ad essere implementate per garantire la sicurezza di tutti gli spettatori del Gran Premio di Formula 1, così come tutti i piloti, i team e le parti interessate”.

"Il programma del weekend di gara continuerà come previsto. La sicurezza di tutti i nostri ospiti continua ad essere la nostra priorità principale e non vediamo l'ora di accogliere i fan per un fine settimana di corse e intrattenimento di qualità".

Alle 20:00 ora italiana è prevista una nuova riunione per tenere sotto controllo l'evolvere della situazione. Alla luce di quanto accaduto questo pomeriggio tutte le sessioni media dei team sono state cancellate.

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente F1 | Jeddah, Libere 2: Leclerc svetta e poi striscia il muro
Articolo successivo F1 | Leclerc... bussa, ma la Red Bull eccome se risponde

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera