F1 | Il GP di Nizza non è un'arma per mettere pressione a Monaco
L'amministratore delegato di Liberty Media, Greg Maffei, ha negato che la trattativa per portare il GP di Francia a Nizza sia una mossa per mettere pressione sui promoter del GP di Monaco.
Foto di: Andy Hone / Motorsport Images
Nei giorni scorsi l’amministratore delegato della Formula 1, Stefano Domenicali, ha rivelato come la città di Nizza abbia manifestato il proprio interesse ad organizzare il GP di Francia dopo la scadenza dell’attuale accordo con il Paul Ricard.
Nel mentre la F1 è in trattative con i promoter del GP di Monaco per migliorare il contratto futuro. Il Principato, infatti, non solo paga la tariffa più bassa rispetto a qualsiasi altro evento, ma detiene anche i diritti per esporre le insegne dei propri sponsor sul circuito.
Lo scontro tra il partner ufficiale della F1, Rolex, e quello del GP di Monaco, TAG Heuer, è stato fonte di grattacapi per Liberty Media.
Le dichiarazioni di Domenicali sull’interesse mostrato da Nizza sono state viste da molti osservatori come un modo per mettere pressione agli organizzatori del GP di Monte Carlo, considerando come la F1 potrebbe organizzare una gara su un tracciato cittadino a pochi chilometri di distanza dal Principato.
Tuttavia Greg Maffei, CEO di Liberty Media, ha sgomberato il campo da qualsiasi dubbio evidenziando come l’offerta di Nizza non verrà utilizzata per mettere pressione al GP di Monaco.
“Vogliamo soltanto realizzare grandi gare. Ci sono molte persone interessate ad organizzare un evento e noi guardiamo tutte le alternative” ha risposto Maffei a Motorsport.com che ha poi negato qualsiasi pressione sui promoter della gara di Monte Carlo.
“Credo che Monaco abbia l’accordo migliore rispetto a qualsiasi altra pista del calendario. Forse se lo meritano, ma ci sono alcuni aspetti che devono essere coerenti con gli altri. Noi cerchiamo di proteggere i nostri sponsor” ha proseguito il CEO di Liberty.
Maffei ha recentemente affermato che la F1 potrebbe seguire il modello di Las Vegas e partecipare come promoter per alcuni eventi "tradizionali". Tuttavia ha negato che Monaco possa rientrare in un simile accordo.
"Ho detto che dovremmo provarci, questa scelta ha del potenziale e potremmo essere sponsor da qualche altra parte. Al momento non abbiamo piani, ma è un modello interessante”.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B
Photo by: Erik Junius
"Per prima cosa dobbiamo capire se riusciremo ad avere successo a Las Vegas. Se dovessimo scegliere un altro tracciato e non sono sicuro che [Monaco] sia il luogo da cui partirei per avere un valore aggiunto".
Alla domanda se Spa sia un esempio di luogo che necessita di una spinta promozionale, ha risposto: "Non c'è ancora nulla in ballo. Penso che molti dei nostri promoter abbiano fatto un passo avanti e che molti abbiano fatto qualcosa per migliorare le strutture e rendere l'esperienza migliore, Se possiamo essere d'aiuto, lo saremo volentieri".
Nel frattempo, Maffei è ottimista sulla possibilità di concludere un accordo per lo svolgimento di un GP del Sudafrica a Kyalami, con una data probabile ad aprile 2023.
"Vedremo. Vogliamo provare a correre in tutti i continenti dove la gente guida delle macchine. Ci stiamo provando, non ci siamo ancora arrivati. Ma ci stiamo provando. Credo che le cose si concluderanno per il meglio”.
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