L'anticipazione che avevano ricevuto era corretta. La FIA ha rinviato il provvedimento che vieta l'uso degli scarichi soffianti in fase di rilascio. L'argomento verrà ripreso in sede del Technical Working Group della Federazione che si riunirà solo il 16 giugno prossimo. Fino ad allora, dunque, le squadre potranno sfruttare questa soluzione che è stata ideata da Adrian Newey l'anno scorso sulla Red Bull RB6 ed è stata ulteriormente perfezionata nella stagione in corso.
Il tecnico inglese ha chiesto ai tecnici della Renault di fare in modo che i gas di scarico del motore V8 francese soffiassero anche quando l'unità era in fase di rilascio. Grazie ad un particolare ritardo di accensione e ad una riduzione della portata di carburante, è possibile ottenere questo effetto, facendo in modo che la minigonna termica che assicura un aumento di carico nel retrotreno funzioni anche quando il pilota toglie il piede dall'acceleratore.
Secondo Charlie Whiting si configura una irregolarità: se i gas di scarico non sono prodotti quando il motore è in coppia o in potenza è segno che servono ad una funzione non asservita alla meccanica. E siccome sappiamo tutti che assolvono una funzione aerodinamica, per la FIA si trasformano in appendici aerodinamiche mobili, vietatissime dalle norme (tranne che sull'ala posteriore).
Sia ben chiaro: non si deve buttare a mare tutto lo studio dei flussi che è stato fatto per incanalare i gas sotto il diffusore posteriore, ma si perderebbe la funzione accessoria che Newey per primo ha trovato sulla RB7.
Anche altre squadre stanno da tempo lavorando su questo concetto: la Ferrari, per esempio, fra i top team è quella che arriva per ultima a questa soluzione. Il debutto degli scarichi che soffiano anche in rilascio avverrà proprio a Barcellona e rientrano in un pacchetto di novità che dovrebbe avvicinare la Rossa a Vettel e Webber.
Non è affatto casuale che Fernando Alonso guardi con un insolito ottimismo alla corsa di casa e per la prima volta ricominci a parlare di vittoria...
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