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Analisi

F1: i destini di 5 piloti legati da un filo invisibile

Per Sebastian Vettel, Fernando Alonso, Daniel Ricciardo, Sergio Perez e Carlos Sainz il 2021 sarà un crocevia importante in carriere mature di F1. Ciascun sarà chiamato a fare meglio di chi gli ha lasciato l'abitacolo e si scopre come i destini di questi piloti s'intreccino nelle aspettative che i movimenti di mercato hanno creato nel paddock e fra gli appassionati.

Carlos Sainz, Scuderia Ferrari

Carlos Sainz, Scuderia Ferrari

Ferrari

Tra poco più di due mesi la Formula 1 sarà al via di una stagione destinata a scrivere molte storie. Dopo anni di stallo il mercato piloti ha disegnato un mosaico del tutto imprevisto (e imprevedibile), con una serie di abbinamenti che nessuno avrebbe mai potuto immaginare.

Cinque piloti, nomi noti, pronti a partire (o ripartire) da zero alla ricerca di un lancio definitivo o di un rilancio che sa tanto di rivincita.

Due sono campioni del Mondo, altri due che hanno già assaporato vittorie in un Gran Premio, ed un ultimo che la sua prima vittoria l’ha mancata per un soffio lo scorso anno a Monza.

Per Sebastian Vettel, Fernando Alonso, Daniel Ricciardo, Sergio Perez e Carlos Sainz, il 2021 sarà un crocevia importante in carriere più o meno lunghe, indossando tute dai colori per loro inediti che certificano l’inizio di un nuovo capitolo della loro vita sportiva.

Gli obiettivi saranno ovviamente differenti, ma allo stesso tempo la loro missione avrà tanti punti in comune, ad iniziare dal primo: non far rimpiangere chi li ha preceduti.

Curiosamente lotteranno tra loro a… distanza, legati da un filo invisibile: Alonso in Renault non dovrà far rimpiangere Ricciardo, il quale in McLaren dovrà far dimenticare Sainz. Carlos ha la stessa missione in Ferrari per scongiurare pentimenti sull’addio a Vettel, il quale in Aston Martin cercherà di evitare rimpianti su quanto fatto da Perez.

Per riuscirci tutti dovranno piazzare la loro nuova monoposto davanti ai rispettivi compagni di squadra, e qui le strade di dividono in quanto a difficoltà dell’impresa. Al di là del verdetto finale, il loro 2021 sarà una storia da raccontare.

Alpine – Alonso, il ritorno ‘bis’ del figliol prodigo

Fernando Alonso, Renault F1 Team R.S.20

Fernando Alonso, Renault F1 Team R.S.20

Photo by: Zak Mauger / Motorsport Images

Il ritorno di Alonso nel paddock di Formula 1 (e nel team con cui ha conquistato i suoi due Mondiali) sarà uno dei grandi motivi di interesse della stagione 2021. ‘Nando’ ha trascorso due anni lontano da una categoria che in realtà non ha mai smesso di cercare, anche quando dichiarava aspirazioni differenti.

La domanda che si pongono appassionati ed addetti ai lavori è una sola: che Alonso vedremo? Al di là della competitività della monoposto il primo esame da superare sarà dimostrare di essere ancora Alonso, anche dopo due anni di lontananza dal Circus.

Non è una prova scontata, perché i rientri in Formula 1 non sono sempre stati all’altezza delle aspettative.

‘Nando’ ha avuto tempo e possibilità (nel rispetto del regolamento) per prepararsi al meglio, anche a costo di farsi passare per un rookie nei test di Abu Dhabi dello scorso dicembre.

Il pericolo Ocon c’è perché nessuno crede che lo sia, ma la determinazione sembra quella del solito Alonso, dove per ‘solito’ si intende un top driver di altissimo livello, poi sarà la pista a dire se la Renault ha fatto un affare a lasciare andare Ricciardo per inseguire una splendida operazione nostalgia.

Ferrari – Sainz, più di una ‘spalla’

Carlos Sainz, Scuderia Ferrari

Carlos Sainz, Scuderia Ferrari

Photo by: Ferrari

Quando da Maranello è arrivata la notizia ufficiale dell’ingaggio di Sainz, non sono stati in pochi a giudicare la scelta del management Ferrari come un piano ‘B’, ma poi è arrivata la stagione 2020, che ha confermato Carlos come un pilota maturo e pronto al salto in un top-team.

Al di là delle solite speculazioni (c’è chi si ostina a vedere prime e seconde guide anche dove non ci sono) per Sainz la stagione numero sette in Formula 1 sarà quella che lo porterà definitivamente sotto i riflettori, condizione normale per chi guida una Ferrari indipendentemente della bontà della monoposto.

In attesa di capire quali saranno gli obiettivi che consentirà di raggiungere la SF21, il primo verdetto arriverà dal confronto interno con Leclerc.

Carlos dalla sua ha un vantaggio, legato alla stagione 2020 molto negativa di Sebastian Vettel, che gli consentirà di non subire lo stress di chi deve far dimenticare chi lo ha preceduto, ma sarà giudicato anche con in un confronto diretto che non è dei più semplici.

McLaren - Ricciardo, sognando l’exploit

Daniel Ricciardo, McLaren

Daniel Ricciardo, McLaren

Photo by: Daniel Ricciardo

Per quanto sia stata spesso smentita dai fatti, la proprietà transitiva in Formula 1 è sempre affascinante. Se Sainz nel 2020 è riuscito a concludere al sesto posto il Mondiale con una McLaren-Renault, cosa potrà fare Ricciardo su una McLaren-Mercedes?

Le premesse sono indubbiamente interessanti, ma serve cautela: i trapianti possono essere miracolosi ma anche più complessi del previsto.

Il tandem McLaren-Ricciardo arriva al via della stagione sull’onda positiva di un finale 2020 in crescendo (nei rispettivi ruoli), e questo creerà inevitabilmente delle aspettative importanti.

Il rischio di deludere c’è, ma c’è anche tutto per far bene. Daniel sa che dovrà imporre subito la gerarchia in squadra con un compagno ‘friendly’ ma non comodo come Lando Norris, impresa riuscita a Sainz lo scorso anno.

Il suo 2021 inizierà da qui, poi sarà dalla MCL35 a dirci se vedremo due nomi come quelli di McLaren e Ricciardo tornare alla posizione che hanno occupato in un passato più o meno recente.

Red Bull - Perez, la felicità è una… ’Mission impossible’

Sergio Perez è stato scaricato dalla Racing Point ma ha trovato posto alla Red Bull Racing

Sergio Perez è stato scaricato dalla Racing Point ma ha trovato posto alla Red Bull Racing

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

La storia di Checo è stata una delle più belle del Mondiale 2020: da appiedato senza giusta causa, all’approdo in un top team come Red Bull, passando dalla vittoria di Al Sakhir.

Sergio Perez sa di avere la chance attesa per tutta la carriera, ma sa anche che per sfruttarla dovrà confrontarsi con un compagno di squadra che, da quando è arrivato in Formula 1, ha messo in crisi tutti i suoi vicini di box.

Per giocare ai piani alti è un passaggio inevitabile, ma Perez ha la maturità per riuscire a non farsi condizionare dalla figura di Max come i suoi predecessori. Dopo aver visto davanti a sé la paura di ritrovarsi a casa, non sarà Verstappen a metterlo in crisi, almeno questo è quello che in tanti di aspettano da Perez.

Se si proporrà all’altezza dell’olandese saranno in tanti a mordersi le dita, ad iniziare da chi a metà 2020 lo ha scaricato senza preavviso.

Aston Martin - Vettel, operazione ‘Reset’

Sebastian Vettel

Sebastian Vettel

Photo by: Motorsport Images

Perché Seb ha accettato una nuova sfida? Semplice: ha ancora voglia di mettersi in gioco. Il 2020 è stato l’anno più difficile vissuto in Formula 1 da Sebastian Vettel, una stagione iniziata da ‘appiedato’ e conclusa con la sua peggiore performance di sempre.

Da qui la voglia di cercare un riscatto, e soprattutto delle risposte che solo un ‘reset’ può portare: tutto azzerato e via all’avventura Aston Martin.

Seb avrà dalla sua un contesto meno stressante, un compagno di squadra più comodo di Leclerc ed un pacchetto tecnico che nel 2020 si è confermato tutt’altro che di secondo piano.

Dovrà però cercare di non far rimpiangere chi lo ha preceduto, impresa alla portata ma da non sottovalutare. Vettel in verde è una delle storie più attese del 2021, e non potrebbe essere altrimenti.

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