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Taffin: "Serve un turbo estremamente reattivo"

In casa Renault pensano che a Budapest sarà più importante la flessibilità della power unit rispetto alla potenza

Taffin:

Ad appena una settimana di distanza dalla gara di Hockenheim, il Circus della Formula 1 fa tappa all'Hungaroring, uno dei tracciati più lenti dell'intero calendario. Per questo parliamo di un tracciato sul quale la potenza non avrà un grosso peso, mentre sarà fondalmentale la flessibilità del propulsore. Secondo Remi Taffin, responsabile delle operazioni in pista di Renault Sport F1, dunque, sarà il turbo ad avere un ruolo preponderante.

"Il Gran Premio di Ungheria è completamento diverso dalle ultime gare cui abbiamo partecipato. La pista risulta piuttosto lenta e soltanto il 55% del giro viene percorso a pieno regime, invece del 65% o addirittura il 70% degli ultimi quattro appuntamenti del calendario. La velocità media dovrebbe superare di poco i 180 km/h, visto che la maggior parte delle curve devono essere affrontate in terza o in quarta. Questo significa che durante la corsa la potenza non svolgerà un ruolo fondamentale, né il motore a combustione interna sarà soggetto a forti sollecitazioni. Cercheremo quindi di assicurare un elevato grado di flessibilità per il gruppo propulsore, invece di concentrarci sulla velocità massima. All'epoca dei motori V8, in Ungheria correvano solo monoblocchi che avevano già disputato due Gran Premi: questa stagione seguiremo la stessa filosofia affidandoci a motori V6 a combustione interna per i quali sarà probabilmente una delle ultime corse, se possibile" ha spiegato Taffin.

"l turbocompressore e i sistemi MGU-H e MGU-K ne usciranno invece estremamente sollecitati. A causa delle numerose curve lente, la flessibilità del gruppo propulsore svolgerà un ruolo fondamentale per ottenere tempi competitivi. I punti di frenata improvvisa offriranno tutti delle opportunità di recupero dell'energia per il MGU-K; questo vale soprattutto per il secondo settore del tracciato, che è il più sinuoso dei tre e prevede principalmente curve da affrontare in terza. Inoltre, la velocità massima non supera mai i 245 km/h. I brevi periodi di accelerazione tra le curve permetteranno da parte loro di recuperare energia termica a livello del terminale di scarico, ma costituiranno comunque delle fasi particolarmente brusche che sottoporranno i componenti interni a forze estreme. Potremmo quindi decidere di utilizzare un componente più nuovo degli altri al fine di migliorare le prestazioni e l'affidabilità generali del gruppo propulsore" ha aggiunto.

"Di tutte le corse della stagione, l'Ungheria sarà quella in cui il turbocompressore svolgerà un ruolo determinante: visto il cambiamento costante del ritmo, soltanto un turbo estremamente reattivo che eroga la potenza necessaria permetterà di ridurre considerevolmente il tempo di giro garantendo una maggiore flessibilità di guida. Hungaroring è sicuramente una pista lenta ma comunque impegnativa in tutti i tratti, di certo non un appuntamento semplice per concludere la prima metà della stagione" ha concluso.

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