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Hulkenberg nel limbo, l'Alfa non tradisce Ferrari?

Il tedesco trombato dalla Renault ha tre possibilità: andare a Hinwil al posto di Giovinazzi, oppure alla Red Bull, anche se Horner ha già detto che non rientra nei piani di Milton Keynes. Diversamente dovrà concedersi un anno sabbatico.

Nico Hulkenberg, Renault F1 Team

Nico Hulkenberg, Renault F1 Team

Simon Galloway / Motorsport Images

Nico Hulkenberg è nel limbo. Nell’arco di due settimane il suo futuro potrebbe essere roseo come nerissimo, perché la partita è a tutto campo.

Il menù prevede una possibilità Alfa Romeo, un potenziale colpo di scena Red Bull (ma Helmut Marko ha rivelato di aver chiesto al pilota tedesco di non chiamarlo ogni giorno…) ed anche un anno sabbatico.

È la tipica situazione che si verifica quando il mercato piloti arriva alla stretta finale, con pochi incastri ancora possibili.

La trattativa di cui si parla a microfoni aperti è quella con l’Alfa Romeo, perché il posto al fianco di Kimi Raikkonen è uno dei 5 non ancora assegnati ufficialmente per il Mondiale 2020.

Essendo gli altri i tre del mondo Red Bull (che si giocheranno Daniil Kvyat, Pierre Gasly e Alexander Albon) e il sedile Williams al fianco di George Russell, opzionato da Nicolas Latifi, di fatto le possibilità residue di Hulkenberg per restare in Formula 1 sono legate alla decisione dell’Alfa Romeo.

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La partita si giocherà sull’asse Hinwil-Maranello, perché il sedile al fianco di Raikkonen da fine 2017 è opzionato dalla Ferrari, un prezioso asset per garantire l’ingresso in Formula 1 ai piloti più meritevoli della Driver Academy, come accaduto lo scorso anno per Charles Leclerc e in questa stagione con Antonio Giovinazzi.

Secondo le voci raccolte nel paddock di Singapore la posizione del team principal Frederic Vasseur sarebbe più orientata su Hulkenberg che su Giovinazzi, ma in ballo c’è una situazione complessa legata anche alla fornitura di motori e alla sponsorizzazione Alfa Romeo.

Un Hulkenberg sul mercato fa gola a chi punta a capitalizzare il massimo nella classifica costruttori, ma dall’altra parte c’è una Ferrari che, come dichiarato da Mattia Binotto, crede molto nella crescita di Giovinazzi, che sta disputando la sua prima stagione completa in Formula 1.

È una partita dagli sviluppi difficili da prevedere, ma è chiaro che per Maranello perdere il sedile Alfa Romeo non sarebbe una buona notizia al di là della situazione in cui si verrebbe a trovare Giovinazzi.

Insieme ad Antonio ne risentirebbe il progetto Driver Academy, e nel paddock c’è già chi sostiene che senza la certezza Alfa Romeo sarebbe a rischio la possibilità di tenere nella Academy Mick Schumacher, che punta ad entrare in Formula 1 nel 2021.

Per questo ci sarà tempo, ma quella tra Ferrari e Alfa Romeo è comunque una partita importante, soprattutto nel lungo periodo. A Maranello l’arrivo di Leclerc ha fatto assaporare il gusto dello scouting e della capacità di far crescere in casa i propri giovani, senza necessariamente andare sul mercato.

Uno dei rumors commentati oggi a Singapore (un presunto interessamento della Ferrari a George Russell) è stato commentato nel box del Cavallino con un sorriso: “abbiamo già i nostri giovani”.

Nico Hulkenberg, Renault F1 Team, nel garage

Nico Hulkenberg, Renault F1 Team, nel garage

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Nico Hulkenberg, Renault F1 Team

Nico Hulkenberg, Renault F1 Team

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Gli stivali di Nico Hulkenberg, Renault F1 Team

Gli stivali di Nico Hulkenberg, Renault F1 Team

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Nico Hulkenberg, Renault F1 Team R.S. 19

Nico Hulkenberg, Renault F1 Team R.S. 19

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing parla con i media

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing parla con i media

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Frederic Vasseur, Team Principal, Alfa Romeo Racing e Mattia Binotto, Team Principal Ferrari

Frederic Vasseur, Team Principal, Alfa Romeo Racing e Mattia Binotto, Team Principal Ferrari

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

George Russell, Williams Racing

George Russell, Williams Racing

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

George Russell, Williams Racing

George Russell, Williams Racing

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

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