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Horner: "Sapevo che avremmo vinto a fine primo stint"

Il team principal della Red Bull riconosce un grande merito a Max Verstappen nella vittoria del GP 70° anniversario. Christian ammette che i tecnici stanno cercando di capire la grande differenza di prestazioni rispetto alla settimana precedente, ma è soddisfatto di vedere che c'è un grande potenziale nella RB16. Riguardo ad Albon assicura che il pilota ha avuto un inizio di stagione complicato ma riuscirà a mostrare ciò che vale per davvero.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16, si aggiudica la vittoria

Glenn Dunbar / Motorsport Images

Dopo il successo di Max Verstappen nella gara di casa (di grossa parte della Red Bull) Christian Horner ha il sorriso dei giorni importanti.

La vittoria di Silverstone ha proposto per la prima volta (nel 2020) una Red Bull in grado di dare filo da torcere alla Mercedes, ovvero quel ruolo che Helmut Marko si augurava alla vigilia del Mondiale, e che le prime tappe stagionali hanno invece ridimensionato.

Questa è la Red Bull che i vertici del team si aspettavano, Verstappen incluso, ed ora la domanda in vista di Barcellona è se arriverà una rapida conferma o se la RB16 si riconfermerà in versione Silverstone-1, ovvero una monoposto in gradi di ‘pungere’ le Mercedes ma impossibilitata a puntare alla vittoria senza passi falsi del team di Toto Wolff.

Nel primo caso Verstappen potrebbe diventare un contendente per il Mondiale, nel secondo l’olandese potrà puntare a successi di tappa, copione che la Red Bull conosce molto bene ormai da anni.

Sei sembrato sorpreso da questo successo…
“La nostra chance principale per poter dare fastidio alle Mercedes era quella di fare scelte differenti, così abbiamo deciso di puntare sulla gomma dura al via della gara, e siamo stati sorpresi di essere stati gli unici a farlo".

"Poi, in realtà, siamo stati anche sorpresi dal ritmo che abbiamo tenuto durante la corsa, che è stato nei confronti di Mercedes più veloce rispetto alla settimana precedente. Abbiamo visto una monoposto a tratti dominante, siamo riusciti a fare un overcut sulla Mercedes, e questo ci ha fatto anche un po' rivedere la strategia. Ma tutto è stato possibile grazie al modo in cui Max ha gestito le gomme e al ritmo che ha tenuto”.

Nell’arco di una settimana sono cambiate parecchie cose. Credi che la gomma sia stata la ragione principale e che il compound scelto nel secondo weekend sia stato troppo morbido?
“È difficile dirlo, due delle tre mescole che abbiamo avuto a disposizione nel secondo fine settimana sono le stesse del primo, quando la Mercedes ha dominato. Non so se sono state troppo morbide o corrette, ma sono convinto che per creare interesse, sia molto più eccitante disputare gare con due soste piuttosto che con una sola, perché aumenta molto le variabili”.

Quando hai sentito che avresti vinto la gara?
“Alla fine del primo stint, quando la Mercedes si è fermata ai box per il loro pit-stop mentre noi giravamo ancora con lo stesso ritmo nonostante le gomme avessero già parecchi giri sul groppone”.

Credi che si siano le condizioni per poter portare avanti lo sviluppo della vostra monoposto e permettere a Max di fare un pensiero al campionato?
“Finora abbiamo dovuto lottare un po' con la nostra vettura, e solo nell’ultima gara abbiamo visto la performance che ci può garantire questo progetto. Per noi è molto importante capire perché ha funzionato così bene, può sembrare strano ma è così. Forse questione di vento, non so. Fatto sta che in qualifica siamo in tutt’altra posizione, combattiamo sul decimo con Racing Point e Renault, avversari che ventiquattr’ore dopo abbiamo quasi doppiato. È un delta enorme e dobbiamo capire da cosa è determinato, ma comunque è stato molto incoraggiante aver vinto la nostra prima gara nel 2020, è un premio al lavoro che stiamo facendo”.

Dopo il primo weekend di Silverstone hai detto che Alex (Albon) ha bisogno di un fine settimana tranquillo. Credi che lo abbia avuto?
“Alex, al momento non ha avuto domeniche tranquille, ma la sua ultima gara è stata superba, ha messo a segno dei sorpassi fantastici, come all'esterno di Copse e in tratti insoliti nel primo e secondo settore. Questo perché non eravamo abbastanza veloci alla fine del rettilineo per portare a termine i sorpassi, ma ho visto come ha reagito Alex, e credo che abbia nuovamente guidato molto bene".

"Quando avremo la possibilità di garantirgli una monoposto un po' più guidabile, e quando sarà possibile per Alex partire con costanza nelle prime tre file dello schieramento, sono sicuro che arriveranno anche risultati importanti. Non ho dubbi”.

Ripensando alle ultime stagioni, la Red Bull ha sempre avuto un grande slancio nella seconda metà di campionato. Credo che confermerete questa tendenza anche quest’anno?
“Iniziamo col sottolineare che la Mercedes nell’ultima gara è stata probabilmente sotto la loro performance abituale, un dato evidente rispetto alle gare precedenti, quindi penso che ci vorranno ancora dei Gran Premi prima di avere un quadro più chiaro sui valori in campo. Ma siamo molto contenti di aver ottenuto la nostra prima vittoria nella stagione 2020”.

La vostra posizione in merito alla vicenda Racing Point è molto silenziosa, almeno pubblicamente. Qual è la tua posizione in merito? E Credi che la Mercedes abbia delle risposte da garantire?
“Per noi la cosa più importante è che si faccia chiarezza assoluta su cosa è consentito e cosa è vietato. La Red Bull si trova nella posizione unica di possedere il 100% di due squadre di Formula 1, ed abbiamo sempre rispettato rigorosamente le normative, visto che nell’ultimo Concorde agreement sono state rese molto chiare".

"Per noi questa vicenda si sposterà in un quadro più ampio, non si tratta solo di condotti della regolarità dei brake-duct, ma di ciò che è filosoficamente consentito e cosa non lo è. Per quanto riguarda la Mercedes sono sicuro che dovranno rispondere ad alcune domande, perché se c’è una squadra colpevole di aver ricevuto dei pezzi, c’è di sicuro anche una squadra che li ha forniti. Questo vuol dire violare le regole? È una domanda per la FIA”.

Christian Horner, Red Bull Racing Team Principal
Christian Horner, Team Principal, Red Bull Racing, Helmut Marko, Consulente, Red Bull Racing, Adrian Newey, Direttore tecnico, Red Bull Racing, e il team Red Bull festeggiano per la vittoria di Max Verstappen, Red Bull Racing
Max Verstappen, Red Bull Racing, alza il trofeo
Max Verstappen, Red Bull Racing, festeggia con il suo team nel parc ferme
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1 e il vincitore della gara Max Verstappen, Red Bull Racing sul podio con lo champagne
Lewis Hamilton, Mercedes-AMG Petronas F1 si congratula col vincitore della gara Max Verstappen, Red Bull Racing al Parc Ferme
Max Verstappen, Red Bull Racing, primo posto, festeggia nel parc ferme
Il vincitore della gara Max Verstappen, Red Bull Racing festeggia nel Parc Ferme
Il vincitore della gara Max Verstappen, Red Bull Racing festeggia la vittoria con i suoi meccanici
Race Winner Max Verstappen, Red Bull Racing RB16 taglia la linea del traguardo
Il vincitore della gara Max Verstappen, Red Bull Racing nel Parc Ferme
Il vincitore della gara Max Verstappen, Red Bull Racing festeggia sul podio con lo champagne
Pitstop di Max Verstappen, Red Bull Racing RB16,
Pit stop di Max Verstappen, Red Bull Racing RB16
Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11 e Max Verstappen, Red Bull Racing RB16 in battaglia per il primo posto in gara
Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11 e Max Verstappen, Red Bull Racing RB16 in battaglia per il primo posto in gara
Alex Albon, Red Bull Racing
Scintille dal retotreno dell'auto di Alex Albon, Red Bull Racing RB16
Alex Albon, Red Bull Racing RB16
Alex Albon, Red Bull Racing RB16
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