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F1 | Horner: "Guaio porpoising? Non si penalizzi chi ha fatto bene"

Il team principal della Red Bull ritiene che sia ingiusto penalizzare le scuderie che hanno lavorato meglio e che soffrono meno di porpoising ed ha proposto una soluzione rapida a team e piloti che invocano modifiche in nome della sicurezza.

Christian Horner, Team Principal, Red Bull Racing

Foto di: Red Bull Content Pool

Con il ritorno delle monoposto ad effetto suolo alcuni team hanno sofferto di porpoising più di altri. Il problema ha raggiunto un nuovo picco nel corso del fine settimana del Gran Premio dell’Azerbaijan, quando i piloti hanno dovuto affrontare i saltellamenti delle vetture soprattutto sul lunghissimo rettilineo principale.

I piloti della Mercedes, Lewis Hamilton e George Russell, hanno espresso tutte le loro preoccupazioni in merito alla sicurezza, mentre Pierre Gasly ha chiesto un rapido intervento della FIA per evitare che i piloti siano costretti “ad usare il bastone a 30 anni”.

Tra i team che hanno sofferto pochissimo, o per nulla, di porpoising c’è la Red Bull. Il team di Milton Keynes ha ottenuto una doppietta nella giornata di ieri con Max Verstappen che ha preceduto Sergio Perez, e questo risultato ha consentito all’olandese di prendere il largo in classifica piloti ed al team di scappare in quella Costruttori.

Christian Horner è intervenuto sulla vicenda porpoising e sulle richieste dei piloti sottolineando come i team potrebbero risolvere facilmente il problema aumentando le altezze da terra.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB18

Max Verstappen, Red Bull Racing RB18

Photo by: Red Bull Content Pool

“Si può scegliere a che altezza far correre la vettura, giusto? Non si dovrebbe mai far andare in pista una vettura che non è sicura, ma credo che questo sia un aspetto che riguardi maggiormente i tecnici perché ci sono auto che soffrono maggiormente questo fenomeno ed altre meno”.

“Onestamente mi sembrerebbe ingiusto penalizzare chi ha lavorato bene rispetto a chi, forse, ha mancato di poco l’obiettivo”.

Horner ha poi proseguito la sua analisi affermando come un eventuale intervento della FIA dovrebbe avvenire soltanto nel caso in cui il problema dovesse riguardare tutta la griglia.

“Se il fenomeno riguarda solo alcune persone o alcuni team, allora è un qualcosa di cui quella singola squadra dovrebbe occuparsi”.

Un retroscena emerso nel corso del weekend di Baku ha riguardo il rifiuto dei team, lo scorso anno, di accettare la proposta di aumentare l’altezza minima da terra delle nuove vetture. I numerosi appelli dei piloti, preoccupati per la loro sicurezza, hanno fatto tornare la questione sotto i riflettori in vista del GP del Canada che si correrà questo fine settimana.

Quando è stato chiesto ad Horner come si sarebbe comportato qualora i piloti della Red Bull avessero sofferto di problemi di porpising, il team principal della scuderia di Milton Keynes ha risposto: “Avrei detto loro di lamentarsi il più possibile via radio. Fa parte del gioco”.

“Ci sono dei rimedi al porpoising, ma questi vanno a scapito delle prestazioni. La cosa più semplice da fare è lamentarsi. Ogni team può scegliere”.

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