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Horner: "C'erano tagli sulle gomme di Verstappen"

Il team principal della Red Bull spiega la chiamata che il team ha fatto per il secondo pit stop di Verstappen: "Avremmo potuto perdere il secondo posto per come erano le gomme di Max". Christian inoltre ha voluto confermare che Albon gode della fiducia del team e potrà fare pieno affidamento sul nuovo ingegnere di pista.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB16, Charles Leclerc, Ferrari SF1000, e Lando Norris, McLaren MCL35

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Senza le due Mercedes tra i piedi, per la Red Bull sarebbe un’estate molto promettente. Dopo il terzo podio 2020 consecutivo, conquistato a ieri a Silverstone, Max Verstappen è terzo nella classifica piloti (a sei lunghezze da Bottas) mentre la Red Bull è seconda nel campionato Costruttori ma con metà dei punti della Mercedes.

Nel primo caso c’è poco da fare, almeno per ora, mentre sui punti complessivi del team pesa la mancanza del contributo di Albon, che dopo quattro gare ha esattamente la metà dei punti di Verstappen (52 contro 26).

Secondo Christian Horner il thailandese si riscatterà già nel prossimo fine settimana, mentre la squadra ha già imboccato la strada giusta dopo il weekend a fasi alterne di Budapest.

Ora il gap in gara è stimato tra i 3 ed i 4 decimi, ma restano i problemi in qualifica, contesto che al momento vede la Mercedes dominare dall’alto di una superiorità che anche in casa Red Bull resta un ‘mistero’.

Christian, Max ha detto che non ha rimpianti per il pit-stop chiamato a due giri dalla fine. È una visione che condividi?
“Alla fine non sapremo mai quale sarebbe stata la scelta corretta. Dopo aver fatto la seconda sosta abbiamo riscontrato sulle gomme di Max circa 50 piccoli tagli, a conferma che la monoposto era passata su dei detriti. Se fossimo rimasti in pista avremmo anche potuto perdere la seconda posizione, avremmo rischiato di avere lo stesso problema accaduto a Lewis, Carlos Sainz e Bottas. Era proprio al limite, quindi siamo contenti per ciò che abbiamo conquistato piuttosto che arrabbiato per ciò che avremmo potenzialmente perso”.

Qual è stata la tua reazione alla penalità inflitta ad Alex? Sei contento di come ha reagito alla notizia del provvedimento?
“Credo che sia stato un incidente di gara. Osservando l’episodio dall'inizio, si vede che Kevin commette un errore uscendo con una traiettoria larga, a quel punto Alex si infila nello spazio lasciato libero con il muso della monoposto, e ad un certo punto molla un po' prima che avvenga il contatto".

"Credo sia il classico incidente di gara, ma non sono stato molto sorpreso dalle penalità, c’era la possibilità che arrivasse. Dopo questo episodio abbiamo visto una rimonta eccellente, e non è la prima volta che Alex conferma di sapere recuperare terreno ad un ritmo molto buono. Abbiamo solo bisogno di completare un weekend di gara lineare e senza imprevisti, perché anche oggi credo che, al di là degli episodi sfortunati, abbia disputato una gara ad un ritmo competitivo".

"La possibilità di essere di nuovo su questa pista il prossimo weekend credo che sia per lui sia un’ottima opportunità, e sono sicuro che confermerà buoni progressi”.

Come è stato il primo weekend di gara di Albon con il suo nuovo ingegnere di pista?
"Direi che hanno cominciato bene. Simon (Rennie) è un ingegnere di gara molto bravo ed esperto, sa come tirare fuori il massimo dal pilota con cui lavora, e credo sia un vantaggio per Alex avere l’opportunità di poter lavorare lui, sono certo che la collaborazione funzionerà”.

Siete soddisfatti dei progressi confermati questo fine settimana?
“Penso che abbiamo fatto senza dubbi un passo avanti. Se analizziamo il nostro ritmo in gara si vede chiaramente che ci siamo avvicinati alle Mercedes, e parliamo di una pista che sappiamo essere perfetta per la loro monoposto. Al momento hanno una macchina molto competitiva, ma il nostro ritmo di gara con entrambi i piloti è stato incoraggiante, abbiamo stimato un ritardo in gara tra i 3 e i 4 decimi di secondo. La nostra sfida è lavorare per ridurre questo divario”.

In gara il divario sembra abbordabile in termini di recupero, ma in qualifica non sono 3 o 4 decimi bensì un secondo. Come ve lo spiegate? Modalità di uso del motore? DAS?
“È ciò che stiamo cercando di capire. La Mercedes sul giro singolo ha confermato un potenziale abbastanza impressionante, come si è visto in modo chiaro sia in FP3 che in qualifica. Di colpo fanno un salto in avanti enorme, ed al momento stiamo cercando di capire da dove provenga quella performance”.

Max ha conquistato tre podi consecutivi e sembra l’unico pilota in grado di poter creare qualche problema alle Mercedes. È il massimo in cui potete sperare oggi...
“Penso di sì. Paghiamo il ritiro nella prima gara, quando Max era tra le due Mercedes, e non aver finito quella corsa ci costa parecchio in termini di punti. Ma alla fine sappiamo di dover trovare più prestazioni, perché al momento le Mercedes sono semplicemente più veloci di noi. Ottimizzando tutto e giocando con le strategie possiamo avvicinarci, ma in condizioni ordinarie hanno ancora una monoposto dominante, quindi sappiamo di dover colmare questo gap per poter ambire a qualcosa di più”.

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