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F1 | Honda: "Ricevute diverse richieste per i motori 2026!"

Koji Watanabe, presidente di Honda Racing Corporation, in una confereanza stampa che si è tenuta questa mattina a Tokio, è stata ribadita la volontà di restare in F1 anche con la partenza del regolamento 2026. I giapponesi non hanno fretta di decidere ritenendo di avere ancora tempo per scegliere visto che a fine 2025 si chiuderà la partnership con la Red Bull. Sul 6 cilindri 2023 è stata rivista l'affidabilità dopo che si è recuperata la perdita di potenza dovuta all’introduzione del nuovo carburante.

Red Bull Racing RB18 con il logo Honda

Red Bull Racing RB18 con il logo Honda

Giorgio Piola

In una conferenza stampa tenutasi a Tokio i vertici del programma Honda Formula 1 hanno illustrato i piani a medio e lungo termine.

Due settimane fa la FIA aveva comunicato i nomi dei Costruttori che hanno manifestato ufficialmente il proprio interesse ad aderire ai nuovi regolamenti delle power unit che entreranno in vigore nel 2026, includendo anche la Casa giapponese.

Il presidente della Honda Racing Corporation, Koji Watanabe, ha sottolineato come il cambio di rotta seguito all’abbandono del programma Formula 1 del 2021 sia stato determinato dal nuovo regolamento 2026 che, grazie all’utilizzo di carburanti sintetici, raggiungerà l’obiettivo ‘carbon neutral’.

“Abbiamo preso atto che la Formula 1 si sta dirigendo verso l'elettrificazione con l’obiettivo finale di raggiungere il ‘carbon neutral’ – ha spiegato Watanabe – ed è un target in linea con quello di Honda. Per questo motivo abbiamo deciso di registrarci presso la FIA come Costruttore di power unit, siamo curiosi di sapere dove sta andando la Formula 1 e vogliamo tenere d’occhio da vicino questa evoluzione perché siamo interessati alla strada che prenderà in futuro".

Koji Watanabe, presidente di Honda Racing Corporation

Koji Watanabe, presidente di Honda Racing Corporation

Photo by: Motorsport.com / Japan

"Dopo la comunicazione FIA che ha confermato la nostra registrazione siamo stati subito contattati da più di una squadra di Formula 1, ma al momento vogliamo vedere come andranno le cose. Per ora non abbiamo preso decisioni definitive sul ritorno o meno in pista, ma dal punto di vista dello sviluppo tecnologico siamo convinti che il progetto 2026 sarà di aiuto nello sviluppo tecnologico in un’area strategica”.

La certezza, unica in questa fase, è che qualunque sarà la decisione della Honda, al termine della stagione 2025 cesserà la partnership con la Red Bull.

Al momento c’è stato però un passo indietro, e nella stagione che si appresta ad iniziare oltre ai loghi della Casa giapponese posti sulle monoposto di Red Bull ed AlphaTauri, anche la power unit tornerà ad essere nominata Honda.
“Come conferma della continua collaborazione con il gruppo Red Bull ha confermato Watanabe – vedrete i loghi Honda e HRC, ma è stato anche deciso che il nome Honda sarà aggiunto al nome del produttore di PU, che sarà Honda RBPT e al nome del propulsore, denominato RBPT H001".

"Siamo sempre stati in contatto con Red Bull e non crediamo che le nostre scelte siano state un fallimento. Come partner tecnico, siamo sempre attivi e ci confrontiamo su molti argomenti. Ma al di fuori di questo dialogo, è stato deciso che non continueremo questa partnership oltre il 2025, e al momento non c'è nulla di deciso per il 2026”.

Sul fronte tecnico, il responsabile Tetsushi Kakuda ha confermato che il lavoro fatto sulla power unit 2023 è stato limitato dal regolamento, registrando comunque diversi passi avanti.
“Come sappiamo non è permesso l’aumento della potenza della PU a causa del regolamento – ha spiegato Kakuda - ma abbiamo lavorato per migliorare la nostra affidabilità. L'anno scorso credo che tutti i produttori di PU abbiano dato la priorità alle prestazioni, ed anche noi abbiamo fatto ogni sforzo per recuperare la perdita di potenza dovuta all’introduzione del nuovo carburante. Ovviamente questo ha aumentato i rischi sul fronte affidabilità e durante la stagione 2022 sono emersi diversi problemi”.

“Abbiamo lavorato per risolvere queste problematiche – ha concluso Kakuda – crediamo di aver fatto dei passi avanti ma allo stesso tempo ci siamo anche preparati ad avere strategie più ampie identificando i limiti di ogni componente e massimizzandone il potenziale. Oltre a migliorare l'affidabilità, abbiamo approfondito la nostra comprensione della nostra PU per ottimizzare ulteriormente il controllo e la gestione dell'energia".

"Siamo anche maturati nella conoscenza delle tecnologie di elettrificazione, dove abbiamo avuto un chiaro vantaggio lo scorso anno, in particolare nell’area MGU-K. Inoltre, abbiamo continuato a lavorare con i nostri fornitori per migliorare la precisione delle parti in termini di produzione, ispezione di qualità e assemblaggio. HRC Sakura ha fatto il massimo sforzo possibile in vista della stagione 2023, e crediamo di essere pronti per i test pre-campionato che inizieranno questa settimana”.

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