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Honda: omologato il super-motore a... vita corta

In vista del GP del Giappone la Casa nipponica ha fatto omologare a Red Bull e Toro Rosso un motore che deve durare solo due gare. Verstappen è stato il più veloce nelle libere svettando anche nel tratto più veloce di Sochi. E' solo benzina o ci sono nuovi sviluppi sullo Step 4?

Red Bull Racing RB15, dettaglio del motore

Foto di: Giorgio Piola

Quando alla vigilia del weekend di Sochi la Honda ha ufficializzato la sostituzione delle power unit utilizzate da Toro Rosso e Red Bull, in molti si sono chiesti il motivo che ha portato ad una decisione a sorpresa, visto che comporta un Gran Premio di Russia tutto in salita a causa delle penalità sa scontare sulla griglia di partenza.

Tutti i piloti motorizzati dalla Casa giapponese non erano al limite del chilometraggio, anzi, le power unit già omologate avrebbero consentito di andare avanti ancora per parecchie gare.

Quello di Sochi è però il Gran Premio che precede la gara di casa (per la Honda) a Suzuka, ed è sembrato subito chiaro che dietro la decisione ci sia la volontà da parte della Casa giapponese di non rischiare di incappare in penalità nel weekend più atteso dell’anno. Ma non è tutto...

La seconda ragione è apparsa chiara in pista, ed è stata anche confermata da Christian Horner, che dopo la sessione FP2 ha parlato di uno step importante per la Honda.

 

I giapponesi hanno portato in pista un’evoluzione dell’unità endotermica, che ufficialmente resta ‘spec 4’, ma in realtà è adattata all’utilizzo di un nuovo carburante ExxonMobil. Sembravano modifiche marginali, ma i riscontri odierni e soprattutto i sorrisi degli uomini Red Bull hanno confermato che in realtà un’evoluzione tutt’altro che trascurabile c’è stata.

La prima posizione ottenuta oggi da Verstappen nella simulazione di qualifica è arrivata grazie al prevedibile miglior crono nell’ultimo settore, abbinato però anche al miglior tempo ottenuto nel primo tratto, ovvero un lungo rettilineo prenotato dalla Ferrari come terreno di caccia.

Le due rosse si sono effettivamente confermate velocissime, e la Mercedes più vicina in quel tratto (quella di Hamilton) ha rimediato 0”225 da Leclerc. Ma a sorpresa è stato Verstappen ad ottenere il miglior crono assoluto, mettendo tra sé e Hamilton nel tratto in questione 0”278.

C’è chi ha giustificato questo exploit con l’utilizzo di un motore fresco, chi ha attribuito al nuovo carburante parte importante dei progressi, ed anche chi ha ipotizzato che la Honda possa aver realizzato un’unità endotermica più spinta, già pianificata per un chilometraggio limitato rispetto alla percorrenza ordinaria, montata qui a Sochi in vista del Gran Premio del Giappone.

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In attesa di scoprire i motivi dietro la scelta degli ingegneri giapponesi, c’è da prendere atto di un Verstappen che (penalità a parte) punta nel Gran Premio di Russia ad un ruolo da protagonista.

Le Red Bull spera ancora nella pioggia, ma questa volta non per limitare il gap motoristico, quanto per aumentare le possibilità di variabili che possano favorire la rimonta di Verstappen.
“È stata una giornata piacevolmente a sorpresa – ha commentato Max - dopo il nostro difficile weekend a Singapore abbiamo lavorato molto per capire cosa è andato storto, e questo fine settimana sta iniziando in modo differente".

"Nell’ultimo settore siamo andati molto bene, ma anche nel primo, siamo stati competitivi. Già il motore precedente (montato a Monza) mi era subito sembrato più potente, e anche oggi il feeling è stato positivo. Ma ovviamente è solo venerdì, aspettiamo per giudizi definitivi”.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
Toyoharu Tanabe, F1 Technical Director, Honda speaks to the media
Una Red Bull Honda nel garage
Max Verstappen, Red Bull Racing
Daniil Kvyat, Toro Rosso, fermo in FP1
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