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Renault cambia il raffreddamento della power unit

Taffin spiega che è stata studiato un sistema "su misura" per evitare di incappare in surriscaldamenti

Questo fine settimana la Formula 1 fa tappa ad Hockenheim, per un altro appuntamento molto impegnativo dal punto di vista delle power unit. Questo è ciò che ha spiegato Remi Taffin, responsabile delle operazioni in pista della Renault, parlando di sollecitazioni estreme non solo per il motore, ma anche per tutte le componenti ad esso associate.

"Dopo il Canada, l’Austria e Silverstone, il circuito di Hockenheim è il quarto importante appuntamento in cui la potenza gioca un ruolo fondamentale. Circa il 65% del circuito infatti viene percorso a pieno regime. Il tracciato tedesco è caratterizzato da quattro rettilinei importanti, di cui il più lungo supera il chilometro. Il motore a combustione interna, il turbocompressore e il MGU-H saranno quindi sottoposti a sollecitazioni estreme, soprattutto dal momento che i piloti raggiungeranno velocità superiori ai 290 km/h per tre volte (con due picchi oltre i 300 km/h) nei primi due settori del circuito" ha detto Taffin.

Rispetto all'ultima gara in Gran Bretagna, essendoci molto staccate, ci saranno anche meno difficoltà per quanto riguarda la ricarica del sistema ibrido: "Tuttavia, contrariamente a quanto accade a Silverstone, i rettilinei sono collegati da curve che i piloti affrontano a velocità media o bassa, come l’Hairpin e la mitica sezione dello stadio (Motodrom), quindi è relativamente semplice recuperare energia in frenata, un fattore che si rivelerà utile per migliorare la gestione dei consumi di carburanti fossili".

Sommando la grande sollecitazione di tutte le componenti alle alte temperature attese in Germania, la Renault ha deciso di utilizzare gli elementi della power unit in maniera differente rispetto al solito.

"L’intensità delle forze applicate su tutti i componenti del gruppo propulsore farà sicuramente elevare le condizioni termiche dei diversi sistemi, una situazione resa ancora più delicata dalle temperature meteorologiche elevate previste nella regione in occasione del Gran Premio. Al fine di prevenire qualsiasi rischio di surriscaldamento, opteremo per un diverso sistema di raffreddamento, e abbiamo pianificato di usare gli elementi del propulsore con modalità leggermente diverse. Ad esempio potremmo scegliere di comporre un sistema “su misura” associando parti esposte a diversi livelli di usura. Questa corsa farà anche da prova del nove sul campo in vista delle temperature canicolari che troveremo in Ungheria la settimana successiva" ha argomentato Taffin.

I progressi mostrati dal nuovo software sperimentato nei test collettivi di Silverstone comunque sembrano aver reso tutti piuttosto ottimisti a Viry-Chatillon: "Affronteremo l’appuntamento di Hockenheim con grande serenità e speriamo di proseguire la serie positiva del Canada e di Silverstone. Questo anche grazie alle modifiche software testate in Inghilterra la settimana scorsa: i buoni risultati ottenuti non possono che renderci ancora più fiduciosi. Infine, prevediamo che il carburante del nostro partner Total ci permetterà di migliorare ulteriormente le nostre prestazioni sul giro".

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