F1 | Hamilton: "Serve usare la testa. Perché Max ha frenato?"
Una delle gare più pazze della storia della Formula 1 consegna a Lewis Hamilton il successo numero 103 della carriera. Il pilota Mercedes ha avuto la meglio di un coriaceo Max Verstappen, che spesso in questo appuntamento ha mostrato necessità di maturazione e di gestione tattica
Lewis Hamilton, Mercedes W12
Andy Hone / Motorsport Images
Si pensava di assistere ad un GP dell'Arabia Saudita pazzo, ma in pochi avrebbero pensato a tutto questo. Due bandiere rosse, tre VSC ed una Safety Car dopo, a transitare sotto la bandiera a scacchi davanti a tutti è Lewis Hamilton, davanti alla Red Bull di Max Verstappen ed all'altra Mercedes di Valtteri Bottas.
La gara è stata tutt'altro che noiosa: a tenere viva l'attenzione è stata la lotta senza quartiere tra Lewis e Max, con l'orange spesso oltre le righe. In più di un'occasione, infatti, Verstappen ha cercato il corpo a corpo con Hamilton, sapendo che da un doppio ritiro ne avrebbe beneficiato lui stesso in prima persona.
Il fattaccio avviene a dieci giri dal termine: Hamilton affianca e supera Max in curva 1, con l'olandese che finisce largo cercando ancora una volta la W12 di Lewis. I due finiscono sotto investigazione e, a conti fatti, sarebbe stato il pilota Red Bull ad uscirne sanzionato con la necessità di restituire la posizione alla Mercedes del sette volte iridato. In occasione dell'ultima curva, Verstappen frena fortissimo in traiettoria ben prima del punto di staccata: Hamilton, in scia, rallenta quanto più possibile, ma non basta. Il contatto è inevitabile e ad uscirne danneggiata è l'ala anteriore dell'inglese.
L'incidente tra Max Verstappen, Red Bull Racing e Lewis Hamilton, Mercedes
Photo by: Simon Galloway / Motorsport Images
Lewis non si perde d'animo e inanella una serie di giri veloci. A Verstappen intanto viene comminata una penalità di 5 secondi - da una direzione gara tutt'altro che meritevole di complimenti - e stavolta Max è costretto ad aprire la porta, non senza una mastodontica malizia nel voler sfruttare il DRS sul rettilineo di partenza.
Ma non basta. Hamilton prende il largo e vince il suo GP numero 103 della carriera, arrivando a pari punti con Verstappen in vista dell'ultima gara che si correrà il prossimo fine settimana ad Abu Dhabi.
Prima di salire sul podio, Lewis è visibilmente soddisfatto ma gli occhi non nascondono la rabbia. "Non ho capito perché Max abbia frenato in modo così pesante all’improvviso. Gli sono finito addosso, lui si è mosso. Solo dopo ho ricevuto un messaggio radio in cui mi informavano del fatto che mi avrebbe fatto passare", dichiara l'inglese.
"Ho cercato di usare la testa e per quanto fosse dura la battaglia ho usato l’esperienza accumulata nel corso degli anni. Abbiamo continuato a spingere come team, abbiamo perseverato, anche per tutte le cose che sono successe. Riuscire a guadagnare terreno in questa parte della stagione è frutto del lavoro di tutti e sono grato della macchina che mi hanno dato per il fine settimana", continua Hamilton.
"Abbiamo un gran bel passo per la parte finale della stagione, ma loro - Red Bull, ndr. - sono veloci ed è difficile superarli. Abbiamo fatto un lavoro fantastico, grande gara anche di Valtteri che ha portato tanti punti al team. Questa corsa è per tutti i ragazzi in fabbrica".
Infine, Hamilton sembra riappacificarsi con l'Arabia Saudita dopo le dichiarazioni dei giorni scorsi. "Mi sono sentito ben accolto qui. La gente è stata adorabile, la pista è difficile sia a livello fisico che mentale. Ora pensiamo alla prossima gara", conclude Lewis.
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