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Hamilton prenota il sesto mondiale, Leclerc lo vuole fermare

L'inglese, grazie alla scia della Williams di Kubica, ha fatto il vuoto nel giro secco ad Austin prima di imporre un passo insostenibile per tutti nella simulazione di long run. Leclerc ha fatto bene nella qualifica, ma si è perso nella durata, con Verstappen in grado di girare nei tempi della Rossa. La notte americana porterà consiglio...

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10

Foto di: motosport.com

La matematica dice che a Hamilton basterà un ottavo posto nella gara di domenica per conquistare il suo sesto titolo Mondiale, ma da quanto visto oggi in pista ad Austin l’impressione è che Lewis difficilmente si accontenterà di una seconda posizione.

La prima giornata di attività sul tracciato di statunitense è stata condizionata da due variabili impreviste: temperature da test invernali e un asfalto sconnesso in più punti che ha complicato non poco la vita dei piloti.

Ma anche in presenza di condizioni non previste alla vigilia del weekend, i primi verdetti non sono stati all’insegna delle sorprese.

Davanti a tutti c’è sempre lui, Lewis Hamilton, leader della simulazione di qualifica e mattatore dei long-run. Sul miglior tempo di giornata ottenuto dal campione del Mondo ha influito la scia offerta dalla Williams di Kubica dalla sul rettilineo dalla curva 11 alla 12, ma resta un tempo comunque importante ed in linea con i rilievi cronometrici che Lewis ha stampato anche con la mescola hard.

Un buon inizio di weekend quello della Mercedes, che ha visto Bottas mancare la simulazione di qualifica (solo quinto il finlandese) ma non i long-run, comunque positivi.

Anche su questo fronte Hamilton ha fatto la differenza, confermando due ottime simulazioni di gara, prima con soft e poi con hard. Indubbiamente Lewis si candida alla vittoria, ma le gerarchie non sono così definite come potrebbe sembrare dalle classifiche di giornata.

La palla è in mano agli ingegneri, chiamati ad un lavoro importante nella fredda serata di Austin, soprattutto nel box del Cavallino.

Nelle simulazioni di qualifica Leclerc ha ottenuto riscontri positivi, e in generale la SF90 è sembrata la monoposto che ha accusato meno i saltellamenti dovuti alle ondulazioni dell’asfalto. Ma il secondo tempo di Charles, che conferma una Ferrari in lotta per la pole position, non è stato confermato (come potenziale) nelle simulazioni di gara.

Soprattutto con la gomma soft le due ‘rosse’ hanno evidenziato un calo di performance importante dopo pochi giri, soprattutto con Leclerc. I 5.513 metri della pista di Austin si sono confermati più severi del previsto con le gomme, a causa di un invecchiamento dell’asfalto maggiore rispetto ai dati in possesso dei team ed anche della Pirelli, e la Ferrari sembra aver sofferto maggiormente queste condizioni.

Vettel (anche lui in pista con gomma soft nel primo long-run) ha percorso solo quattro giri, con tempi competitivi ma su una distanza troppo breve per poter valutare il potenziale nell’eventuale primo stint di gara.

Seb è poi tornato in pista con gomme hard, stampando tempi distanti da quelli ottenuti da Hamilton con la stessa mescola, mentre il secondo stint di Leclerc (tornato ai box dopo il crollo di performance con le soft) ha confermato riscontri più interessanti con le medie.

La Ferrari è chiamata ad inseguire una Mercedes che ha iniziato con il piede giusto il weekend di Austin, ma con uno sguardo anche alla Red Bull, che con Max Verstappen non sembra assolutamente fuori dai giochi.

Max Verstappen, terzo a 14 millesimi da Leclerc nella classifica di giornata, si è detto molto ottimista in vista del proseguimento del fine settimana.
“È stata una giornata positiva – ha confermato Max - il ritmo della monoposto sul giro veloce è molto buono, e dobbiamo considerare che Lewis ha avuto una scia importante quando ha ottenuto il suo miglior tempo, quindi non credo che il crono sia del tutto rappresentativo. Abbiamo invece ancora un po' di lavoro da fare sui long-run, questa pista è molto aggressiva con le gomme, ma se riusciremo a gestire questo aspetto credo che nessun obiettivo sia precluso”.

A fine giornata molti piloti si sono lamentati delle sconnessioni dell’asfalto che comportano colpi che si ripercuotono sulla schiena.
“Fortunatamente avvallamenti e dossi non sono in corrispondenza dei punti di frenata - ha confermato Verstappen – ma se ti capita di andare fuori traiettoria hai un po' paura di farti male alla schiena. Non mi dispiacciono i dossi sui circuiti cittadini, ma questi sono davvero alti e le velocità sono elevate. In alcuni punti hai le netta sensazione delle gomme che si alzano dall’asfalto e non è ovviamente piacevole. Ma c’è poco che possiamo fare, è un problema uguale per tutti”.

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, precede Charles Leclerc, Ferrari SF90
Il casco di Charles Leclerc, Ferrari
Sebastian Vettel, Ferrari SF90, e Charles Leclerc, Ferrari SF90
Charles Leclerc, Ferrari SF90
Valtteri Bottas, Mercedes AMG W10
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 firma un autografo ad un fan
Max Verstappen, Red Bull Racing
Max Verstappen, Red Bull Racing RB15
Alexander Albon, Red Bull RB15
Alexander Albon, Red Bull RB15
Alex Albon, Red Bull Racing
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