Hamilton penalizzato di sei decimi dall'ala anteriore danneggiata
Andrew Shovlin, responsabile delle operazioni in pista della Mercedes, ha ammesso che il campione del mondo ha pagato un ritardo importante nel tempo sul giro che poi si è dimezzato quando l'endplate si è staccato definitivamente.
Max Verstappen, Red Bull Racing RB16B, e Lewis Hamilton, Mercedes W12, alla partenza
Евгений Сафронов
Il responsabile delle operazioni in pista della Mercedes, Andrew Shovlin, ha rivelato che il passaggio sul cordolo della variante del Tamburello, subito dopo il via, è costato molto a Lewis Hamilton in termini di performance.
Le analisi portate a termine nella sede di Brackley hanno evidenziato che il danno all’endplate sinistro dell’ala anteriore ha condizionato molto il ritmo di gara di Hamilton nelle fasi iniziali, poi la situazione è progressivamente migliorata fino alla sostituzione dell’ala completa avvenuta dopo l’uscita di pista alla Tosa nel giro 31.
“Inizialmente la perdita di performance è stata abbastanza grande - ha spiegato Shovlin – perché il particolare danneggiato non si è staccato completamente dalla monoposto, e penzolando disturbava ancora di più l’aerodinamica. In questa fase la perdita di performance è stata di circa sei decimi di secondo al giro, un gap che si è dimezzato quando il particolare si è staccato dalla monoposto”.
In questa fase la Mercedes ha deciso di non sostituire l’ala di Hamilton al pit-stop programmato per passare dalle gomme intermedie alle slick, valutando la perdita di tempo necessaria all’operazione maggiore di quella che Hamilton avrebbe scontato in pista continuando con l’ala danneggiata.
“Nei pochi giri che Lewis ha percorso con le medie prima dell’uscita di pista – ha ribadito Showlin – abbiamo avuto la conferma che la perdita era di tre decimi, come avevamo stimato, ma poi è arrivata la bandiera rossa ed a quel punto è stato possibile sostituire completamente l’ala”.
Nella seconda fase della corsa Hamilton ha poi confermato un ottimo passo, che gli ha permesso di risalire dalla nona alla seconda posizione ottenendo anche il giro più veloce.
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