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Hamilton davanti a Verstappen: scommette sull'assetto Rake?

Nell'analisi dei grafici delle telemetria che confrontano i giri più veloci di Hamilton e Verstappen al Red Bull Ring a distanza di una settimana dopo le prove libere del venerdì. Le gomme a mescola più morbida e le temperature più basse hanno favorito la W12 dell'inglese che sembra aver recuperato il gap dalla RB16B. La freccia nera sembra abbia sperimentato una forma basica di assetto Rake che deve aver dato qualche risultato.

Lewis Hamilton, Mercedes W12

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Mercedes davanti, Red Bull che insegue. A distanza di una settimana dal GP della Stiria le cose sembrano cambiate al Red Bull Ring. La squadra campione del mondo ha cercato di reagire a una sconfitta che a Brackley è stata presa come un’autentica mazzata. Lewis Hamilton ha voluto andare al simulatore, per quanto questo tipo di lavoro non appassioni il sette volte iridato, segno che c’era qualcosa di importante da valutare sulla W12.

C’è chi sostiene che in questa stagione la correlazione fra galleria del vento, simulazione e pista non sia perfetta e l’evoluzione della freccia nera, forse, èia più complicata di quanto si aspettassero nel team della Stella.

Nelle libere del mattino Lewis ha girato con una configurazione aerodinamica più scarica con il profilo principale usato a Baku e con il sostegno del mono-pilone, mentre nel pomeriggio l’epta-campione si è riallineato alle scelte più tradizionali fatte da Valtteri Bottas.

Per quanto senza senza modifiche apparenti, la Mercedes ha concluso il venerdì davanti alla Red Bull, ripristinando dei valori ai quali eravamo più abituati negli anni scorsi.

Eppure osservando la freccia nera in azione a Spielberg una differenza si è notata: i tecnici hanno provato ad incrementare l’angolo dell’assetto Rake trovando, forse, dei valori di downforce maggiori di quelli visti solitamente.

Sia chiaro, niente di paragonabile con l’inclinazione che si permette la Red Bull RB16B, ma un evidente cambiamento di filosofia nello sviluppo della monoposto che può aprire scenari interessanti.

Telemetria FP2 GP d'Austria: Hamilton VS Verstappen

Telemetria FP2 GP d'Austria: Hamilton VS Verstappen

Photo by: Matteo Bobbi

Telemetria FP2 GP di Stiria: Hamilton VS Verstappen

Telemetria FP2 GP di Stiria: Hamilton VS Verstappen

Photo by: Matteo Bobbi

Confrontando le telemetrie di Lewis Hamilton e Max Verstappen nei due weekend emerge un macro dato: la Mercedes ha beneficiato delle gomme più morbide di una mescola e delle condizioni climatiche più fresche per migliorare le sue prestazioni di 1”273 al giro, vale a dire circa il doppio della crescita della Red Bull che con le gomme rosse C5 (le più morbide della gamma Pirelli) è arrivata a 0”672.

I grafici della tornata più veloce evidenziano un sensibile miglioramento della Mercedes tanto nel veloce, dove si è sensibilmente ridotto il gap dalla RB16B di Max: alla curva 4 c’erano 7 km/h di differenza da Verstappen, mentre oggi il distacco si è ridotto a meno della metà (3 km/h).

Ma le cose sono cambiate anche nei tratti più guidati dove emerge una chiara supremazia della W12 nei transitori veloci dove la forchetta dalla Red Bull si è aperta rispetto al GP della Stiria.

La seconda gara a Spileberg, quindi, non si presenta come un GP copia, per quanto sia giusto fare la tara alle prestazioni di Verstappen che ha ammesso di aver sofferto più del previsto con le gomme soft, pneumatico che servirà a conquistare la pole, ma non a qualificarsi in Q2: si può passare la tagliola con le medie per partire con le gialle al via e per poi passare alle hard, evitando accuratamente lo rosse.

Nelle simulazioni di gara Bottas è stato il più costante seguito da Verstappen, mentre Hamilton ha impressionato nel giro secco, meno nel long run (ha fatto un dritto alla curva 4 dopo un bloccaggio dell’anteriore).

La partita sembra più aperta, ma Lewis è sicuro che la Red Bull si è tenuta qualcosa da parte che verrà sfruttata al momento opportuno. Se ha ragione lo scopriremo domani...

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