F1 | Hamilton, 11° e sconsolato: "Sarà un weekend duro"

Il sette volte iridato ha faticato al volante della Mercedes W13 e non ha fatto mistero del fatto che la monoposto della Stella non si sposi alla perfezione sul tracciato dell'Hungaroring.

Lewis Hamilton, Mercedes W13

Dalle stelle alle stalle. In soli sette giorni la Mercedes è passata dall’avere due monoposto in grado di andare a podio in Francia al ritorno ai problemi di inizio stagione.

Su un tracciato tortuoso come quello di Budapest il progetto W13 ha mostrato ancora una volta tutte le sue carenze. Lewis Hamilton e George Russell hanno faticato non poco nell’interpretare i 4381 metri del circuito dell’Hungaroring lottando con un fastidioso monoposto.

Russell ha minimizzato i danni chiudendo la seconda sessione di libere con l’ottavo tempo in 1’19’’335 ed un gap dalla prestazione firmata Charles Leclerc di 9 decimi, mentre Hamilton non è riuscito nemmeno ad entrare in top 10 terminando il turno a sandwich tra le due Alfa Romeo Sauber con l’undicesimo tempo in 1’19’’547 ed 1’’1 di ritardo dal monegasco della Ferrari.

I sorrisi che si erano visti la scorsa settimana al Paul Ricard all’interno del box Mercedes hanno lasciato spazio ad espressioni perplesse e lo stesso Hamilton ha ammesso come la W13 non si sposi alla perfezione sul tracciato ungherese.

“Non abbiamo cambiato nulla sulla vettura rispetto alla scorsa settimana, ed anche io sono lo stesso pilota di 7 giorni fa” ha dichiarato un sette volte iridato piuttosto perplesso. “Però per qualche motivo la nostra vettura non va altrettanto bene su questa pista”.

"La macchina è stata un po' difficile da gestire. È incredibile come cambi così tanto da un tracciato all'altro. Sto cercando di capire come far funzionare la monoposto in questo momento. Non fa quello che vogliamo".

Lewis Hamilton, Mercedes W13

Lewis Hamilton, Mercedes W13

Photo by: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Che per la Mercedes quello di Budapest sarebbe stato un weekend complicato lo si era capito sin dalla prima sessione di libere. Al termine delle FP1 Russell ed Hamilton avevano chiuso in posizioni migliori in classifica, rispettivamente quinto e settimo, ma con un ritardo dalla Ferrari di Sainz di 8 e 9 decimi.

Hamilton ha ammesso candidamente come anche nel caso in cui il team riuscisse a trovare il bandolo della matassa per l’assetto il distacco dalla vetta sarebbe sempre importante.

“Credo che anche se riuscissimo a trovare l’assetto corretto il distacco dai primi due team di vertice sarebbe intorno al secondo”.

Il lavoro di quest’oggi per Hamilton è stato complicato da un danno al fondo ma, stando alle espressioni perplesse del sette volte iridato alle interviste, anche senza questo inconveniente la situazione non sarebbe cambiata.

“Ho avuto un danno al fondo all’inizio ed ho perso molto carico aerodinamico. Poi è stato un lavoro complicato durante la simulazione gara. Sicuramente sarà un weekend duro, ma noi daremo tutto”.

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