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Rosberg vince in Gb, Vettel si ritira e Alonso gode

Nico precede Webber con la Mercedes in un Gp di Gran Bretagna condizionato da cinque gomme esplose

Nico Rosberg vince la seconda gara della stagione (la terza in carriera) con la Mercedes aggiudicandosi il Gp di Gran Bretagna a Silverstone. Sebastian Vettel si ritira al 41esimo giro per la rottura del cambio. Fernando Alonso sale sul podio con la Ferrari e riduce a 21 i punti di distacco dal tre volte campione del mondo. Ma questa gara passerà alla storia per le cinque gomme Pirelli esplose che hanno condizionato pesantemente l'andamento della corsa, mettendo in evidenza un grave problema di sicurezza che andrà affrontato e risolto in fretta. La direzione gara è stata costretta a far entrare in pista la safety car per ripulire il manto asfaltato dai resti dei battistrada disintegrati. La Mercedes dimostra a Silverstone che il successo di Nico Rosberg non è stato affatto casuale e che ora le freccie d'argento possono essere considerate delle degne pretendenti al titolo mondiale piloti. Non si sa quanto sia stato determinante quel test segreto delle gomme Pirelli a Barcellona a cambiare il corso della stagione della squadra di Brackley, ma sta di fatto che il team diretto da Niki Lauda, Toto Wolf e Ross Brawn ha fatto un grosso salto di qualità, ergendosi al secondo posto nella classifica dei costruttori con 171 punti dietro alla Red Bull Racing che ne ha 219, e davanti alla Ferrari staccata a 168 punti. Nico Rosberg è stato freddo nel mantenere il controllo della situazione, senza subire la pressione di stare in testa: il tedesco ha dedicato il successo a tutti gli uomini della squadra che erano ospiti sulle tribune. E' l'anno buono per lui, perché Nico ha beneficiato della foratura di Lewis Hamilton che ha tolto di scena l'inglese, mentre era l'indiscusso leader della gara. Le W04 hanno un passo convincente, seconde solo alla Red Bull RB9. Rosberg jr nelle ultime battute ha visto ingrandirsi l'immagine di Mark Webber nello specchietto: l'australiano ha chiuso ad appena sette decimi dal leader e sarebbe bastato un giro per veder cambiare il verdetto. Mark Webber con il secondo posto ha salvato l'onore del team di Milton Keynes: dopo una partenza infelice, l'aussie ha patito anche una toccata di Romain Grosjean che gli ha danneggiato l'ala anteriore. Scivolato quindicesimo, il futuro pilota della Porsche in LMP1, non si è fatto prendere dallo scoramento e ha iniziato una splendida rimonta che lo ha riportato al posto d'onore, anche grazie alle due safety car che hanno ricompattato il gruppo. Ha firmato il giro più veloce della corsa proprio all'ultimo giro! Sul terzo gradino del podio c'è Fernando Alonso: quando le cose si fanno difficili lo spagnolo ci mette il suo valore aggiunto e realizza imprese che lasciano aperte le speranze mondiali, quando anche gli uomini del Cavallino stavano per arrendersi ad un altro anno perso. Partito nono, l'asturiano riesce a concludere terzo, recuperando 15 punti su Sebastian Vettel nel giorno in cui la F138 ha palesato seri dubbi di competitività. La Ferrari resta in gioco, ma i tecnici dovranno ritrovare il bandolo della matassa della macchina che ha fatto dei passi indietro rispetto alle gare precedenti. Bisogna anche ricordare che il "gufo" Alonso è stato premiato: ieri pronosticava uno stop di Vettel e puntuale è arrivato il ritiro di Sebastian che aveva rotto la quinta marcia, prima di fermarsi definitivamente Quella di Silverstone è stata una gara dalle tante facce: il Gp di Gran Bretagna sembrava nelle mani del tre volte campione del mondo. Ma la sua RB9 è ammutolita all'improvviso con il cambio ko, rivelando una debolezza che non farà dormire Adrian Newey ora che si va incontro alle gare più calde. E' risalito fino ai piedi del podio anche Lewis Hamilton: il poleman è stato il primo a patire la delaminazione della gomma posteriore sinistra (poi è toccato anche Vergne, Massa, Gutierrez e Perez). Ha dovuto fare quasi un giro sul cerchione e poi ha rimontato con caparbietà arrivando al quarto posto con spettacolari sorpassi. Kimi Raikkonen può recriminare: via radio si era lamentato con la squadra durante la seconda safety car perché il muretto aveva rinunciato all'idea di cambiare le gomme. E il finlandese che era secondo è scivolato al quinto posto, non potendo contrastare la rimonta di chi disponeva di coperture freschissime. Felipa Massa, una delle vittime delle gomme Pirelli, ha entusiasmato con il quinto posto finale: il brasiliano si è scrollato di dosso i dubbi dopo i quattro incidenti negli ultimi tre Gp. Il ferrarista è stato autore di una partenza eccellente: era quinto al primo giro dopo essere scattato undicesimo. Alterna momenti esaltanti a fasi che fanno scendere le braccia: quando è carico è ancora in grado di andare molto forte, ma è demotivato non è da Ferrari. In zona punti hanno concluso Adrian Sutil, settimo con la Force India, davanti a Daniel Ricciardo con la Toro Rosso, Paul di Resta con la seconda Force India e Nico Hulkenberg con la Sauber. E veniamo alla questione gomme: il problema di sicurezza c'è, eccome. Non si può più nascondere. Non sembra che ci siano state delle delaminazioni, ma a causare gli scoppi sarebbe stato il contatto delle coperture (tutte del lato sinistro) su uno o più cordoli. La Pirelli aveva preparato delle coperture nuove con una diversa costruzione (kevlar al posto dell'acciaio), ma sono state bocciate dalle squadre che avevano paura di perdere un vantaggio tecnico. La Casa milanese ha rimediato una figuraccia mediatica, ma la Formula 1 deve smettere di picconare la sua credibilità: che senso ha disporre di pneumatici sicuri se poi devono restare chiusi nei camion, per usare quelli che si sanno che non sopportano le sollecitazioni delle monoposto attuali. I tecnici Pirelli lo hanno detto chiaramente che non si aspettavano uno sviluppo delle macchine così repentino: i progettisti hano trovato più carico aerodinamico di quanto ci si aspettasse, stressando più del previsto le coperture. Adesso sarà bene che intervenga la FIA, facendo valere per la Germania il fattore di sicurezza. Oggi è andata bene che non ci siano stati contatti di monoposto alle alte velocità, ma i piloti hanno rischiato grosso. Il campanello d'allarme è suonato: non si può far finta di niente per meri giochi di bottega... FORMULA 1, Silverstone, 30/06/2013 Classifica finale Gp di Gran Bretagna 1. Nico Rosberg - Mercedes - 52 giri 2. Mark Webber - Red Bull-Renault - +0"7 3. Fernando Alonso - Ferrari - +7"1 4. Lewis Hamilton - Mercedes - +7"7 5. Kimi Raikkonen - Lotus-Renault - +11"2 6. Felipe Massa - Ferrari - +14"5 7. Adrian Sutil - Force India-Mercedes - +16"3 8. Daniel Ricciardo - Toro Rosso-Ferrari - +16"5 9. Paul di Resta - Force India-Mercedes - +17"9 10. Nico Hulkenberg - Sauber-Ferrari - +19"7 11. Pastor Maldonado - Williams-Renault - +21"1 12. Valtteri Bottas - Williams-Renault - +25"0 13. Jenson Button - McLaren-Mercedes - +25"9 14. Esteban Gutierrez - Sauber-Ferrari - +26"2 15. Charles Pic - Caterham-Renault - +31"6 16. Jules Bianchi - Marussia-Cosworth - +36"0 17. Max Chilton - Marussia-Cosworth - +1'07"6 18. Giedo van der Garde - Caterham-Renault - +1'07"7 19. Romain Grosjean - Lotus - +1 giro 20. Sergio Perez - McLaren-Mercedes - +6 giri La classifica del Mondiale Piloti: 1. Vettel 132; 2. Alonso 111; 3. Raikkonen 98; 4. Hamilton 89; 5. Webber 87; 6. Rosberg 82; 7. Massa 57; 8. di Resta 36; 9. Grosjean 26; 10. Button 25; 11. Sutil 23; 12. Vergne 13; 13. Perez 12; 14. Ricciardo 12; 15. Hulkenberg 6. La classifica del Mondiale Costruttori: 1. Red Bull 219; 2. Mercedes 171; 3. Ferrari 168; 4. Lotus-Renault 124; 5. Force India-Mercedes 59; 6. McLaren-Mercedes 37; 7. Toro Rosso-Ferrari 24; 8. Sauber-Ferrari 6.

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