Il lavoro sui
cestelli dei freni è diventato certosino: i tecnici hanno scoperto quanto sia importante saper gestire e incanalare i flussi caldi dell'aria che serve a raffreddare il disco in carbonio e le pinze.
Ovviamente la funzione delle brake duct, come vengono chiamate dagli inglesi,
non si limitano solo al raffreddamento: alla funzione primaria se ne associano almeno altre due, che nel tempo, sono diventare sempre più importanti.
E sono quella aerodinamica e quella termica.
Incanalando i flussi secondo un certo percorso ben definito, infatti, è possibile fare in modo che l'aria che esce dai cestelli e poi dal cerchio sia utile
a ridurre le turbolenze che si generano con la rotazione della ruota in senso contrario al senso di marcia.
La "pulizia" può essere utile a far riattaccare verso il diffusore posteriore una vena fluida più energizzata che arriva dall'ala anteriore, aumentando il carico aerodinamico senza ridurne l'efficienza. Il secondo aspetto riguarda il controllo delle temperature:
aprire o chiudere i cestelli in diversi punti significa trasferire al cerchio più o meno calore. Questo strumento, quindi, può diventare molto utile al warm up delle gomme, specie se a volte fanno fatica a raggiungere la temperatura ideale di esercizio. In gara, al contrario, c'è chi pensa a ridurre l'eccessivo calore chiudendo gli sportellini, confidando magari in una maggiore durata della coperture a vantaggio di uno stint più lungo.
Dette tutte queste cose, si capisce
quanto possa essere importante controllare alla perfezioni le minime tolleranze che ci devono essere fra il cestello dei freni in materiali compositi che avvolge il portamozzo e il cerchione. Qualsiasi contatto o minimo sfregamento potrebbe essere fatale all'affidabilità del sistema. Ecco come alla
Red Bull Racing effettuano la verifica che tutto sia in ordine:
la OZ, società veneta che produce i cerchi in magnesio per i team di Milton Keynes,
ha realizzato uno speciale cerchio con delle finestre grazie alle quali i meccanici possono individuare gli eventuali punti critici per intervenire che ci siano dei punti a contatto. Non si lascia proprio niente al caso...
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